Fino a pochi giorni or sono il mio bambino di 20 mesi. affetto da FC, scaricava l’intestino anche 8-10 volte al giorno. Ora improvvisamente è diventato stitico. Chiedo se è normale un tale comportamento dell’intestino a quest’età, perché non capisco e sono un po’ preoccupata.
Diciamo subito che un bambino con FC che si alimenta regolarmente e assume correttamente la giusta dose di enzimi pancreatici in genere libera l’intestino con regolarità: 1-3 volte al giorno, con feci composte, non liquide, non molto fetide, non troppo voluminose. Naturalmente, vi è grande variabilità da caso a caso: ogni bambino ha i suoi ritmi intestinali. Tuttavia, per chi assume estratto pancreatico, non sembrerebbe esservi un chiaro rapporto tra eventuali disturbi intestinali e dose di enzimi assunti (1). E’ anche possibile che un bambino, senza uscire dalla normalità, alterni periodi di evacuazione facile con periodi di lieve stitichezza. Tuttavia, le 8-10 scariche al giorno stanno forse ad indicare che c’è qualche problema che merita verifica e attenzione. L’inizio di trattamento con enzimi pancreatici in un bambino che aveva evacuazioni frequenti può portare in un primo tempo a un certo grado di stitichezza, perché il suo intestino, che prima doveva gestire una grande massa di feci indigerite, ora deve adattarsi ad una massa ridotta di feci (in quanto gli alimenti vengono digeriti, grazie agli enzimi pancreatici) e pertanto ha meno bisogno della loro evacuazione. Questa stitichezza porta alcuni genitori a ridurre gli enzimi pancreatici, ma questo è molto scorretto. Alla lunga l’intestino si adatterà comunque alla nuova situazione e diventerà più regolare nell’evacuazione. E’ buona norma in questi casi assicurare un buon apporto di fibre vegetali (verdure, frutta, polenta) con l’alimentazione (anche in un bambino di 20 mesi), con lo scopo di incrementare il volume del contenuto intestinale.
Tuttavia una stitichezza protratta, specie in un bambino con abituale irregolarità dell’intestino, richiede una particolare attenzione, perché sappiamo che nella fibrosi cistica vi è una certa tendenza all’impatto intestinale. Si tratta di una condizione in cui il contenuto intestinale, troppo denso e disidratato, tende a rallentare il suo decorso dentro l’intestino e ad accumularsi nell’ultimo suo tratto (l’ileo). Questo avviene in particolare nei bambini che hanno subìto intervento per ileo da meconio alla nascita: sono in genere in causa possibili briglie aderenziali che si sono formate a seguito di tale intervento.
Su questa tematica consigliamo di consultare anche le domande-risposte del 8.11.05 (Vi sono sintomi da eccesso di enzimi pancreatici?) e del 29.05.08 (Si può prevenire l’ostruzione intestinale in FC?)
1. Baker SS, et al. Pancreatic enzyme therapy and clinical outcomes in patients with cystic fibrosis. J Pediatr 2005;146:189-93