Riguardo la fibrosi cistica atipica si è detto molto ma la sua difficoltà di diagnosi crea ancora molta confusione. In ospedale mi è stato detto che potrei avere questa forma mild di fibrosi cistica per via di sintomi forti a livello polmonare e una strana coincidenza: una mutazione severa già rilevata dal test genetico di primo livello. Questo, malgrado un test del sudore negativo con valori cloro pari a 30. La tempistica per la diagnosi genetica, che ho fatto la scorsa settimana, è estremamente lunga (sei mesi per la precisione) e nel frattempo una paziente attesa. Ho letto sugli opuscoli della Fondazione che il test del sudore ha un’attendibilità del 97-98% dei casi e che i casi di fibrosi cistica atipica sono una minoranza, soltanto il 10% dei casi complessivi di FC. Ora mi chiedo se questo margine di errore del test del sudore non riguardi solo o in modo particolare i casi di FC atipica e mi interrogo sulla valenza diagnostica di tale test. Se così fosse, facendo due conti, il margine di errore diventerebbe di oltre il 20%, quindi mi interrogo sulla valenza di tale test nelle forme atipiche e vorrei sapere cosa dicono i dati delle ricerche, se ci sono state. Sapevo inoltre che una sola mutazione genetica non sviluppasse sintomi di malattia ma poi scopro che ricerche fatte negli ultimi anni dicono il contrario. E che lo stesso test del sudore potrebbe essere leggermente più elevato nel caso dei portatori sani. In mezzo a tanta confusione quali certezze si possono avere? Grazie per il vostro contributo.
Nelle forme atipiche di fibrosi cistica il test del sudore ha in genere valori più bassi che nelle forme classiche, e spesso ha valori borderline (cioè, a partire dall’età post natale , Cloro tra 40 e 60 milliEquivalenti/litro) (1). Esistono poi anche rarissime forme atipiche di fibrosi cistica in cui il test del sudore risulta normale: ma sono casi veramente singolari che si contano sulla punta delle dita.
Per spiegare la normalità del test del sudore in questi soggetti bisogna ipotizzare che ci sia nel genotipo una mutazione lieve o una combinazione di varianti del gene CFTR, tali da consentire il funzionamento di una buona quantità di proteina CFTR, simile alla soglia riscontrata nel portatore sano (attività di CFTR pari al 50% del soggetto sano), per lo meno a livello di ghiandole sudoripare.
La diagnosi di fibrosi cistica atipica quando il test del sudore ha valori normali, deve basarsi, oltre che sull’approfondimento dell’indagine genetica, sull’insieme delle valutazioni cliniche (2) e su test che misurino il funzionamento di CFTR a livello di altri tessuti, come il test dei potenziali nasali, eseguito in mani esperte.
Trascurando il particolare problema posto dal valore del test del sudore in questo caso, ricordiamo che nei soggetti in cui è stata riscontrata una sola mutazione genetica e ciononostante è stata fatta diagnosi di malattia FC, spesso non è stato ancora possibile identificare la seconda mutazione. Per questo è corretto approfondire al massimo l’indagine genetica (con test genetici di secondo e terzo livello), come si sta facendo in questo caso. Non è ancora stato messo in dubbio il fatto che per avere la malattia nel corredo genetico debbano esserci due mutazioni, e non una sola. E’ il portatore sano che ne ha una sola. Proprio perché ha una sola mutazione e l’altra copia del gene CFTR funziona, alcune ricerche hanno segnalato come il valore del test del sudore nel portatore sano “tenda” a porsi verso valori lievemente più elevati che nei soggetti sani e nemmeno portatori, ma comunque sempre entro i limiti dei valori normali.
1) http://www.fibrosicisticaricerca.it/domanda-e-risposta/Test-del-sudore-e-forme-atipiche-di-FC, 08/11/2006