Si è svolta il 1° luglio scorso nella magica cornice del Lago di Como la Marafibrositona, la cinque kilometri a sostegno della ricerca sulla fibrosi cistica, divenuta un evento imperdibile, atteso di anno in anno, partecipato da ogni angolo d’Italia. In questa sorprendente edizione ha fatto contare oltre 2000 iscritti e movimentato più di 3000 persone. Anche l’incasso ha superato le aspettative più ottimistiche. Una raccolta netta di 56.100 euro è un risultato che rende superflui i commenti.
Più di 170 volontari hanno lavorato ininterrottamente i giorni a ridosso dell’evento e quello successivo, ma l’organizzazione era partita in marzo e non è stata interrotta nemmeno dal doppio trapianto di polmoni a cui è stata sottoposta Angelica, anima della manifestazione e testimonial della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, che racconta: «il 10 aprile ho ricevuto la chiamata, l’11 ero sotto i ferri, il 3 maggio ho tenuto la prima riunione con FaceTime con tutti quelli che avevano deciso di aiutarci, dalle Pro Loco ai baracchini dello street food». A chi le diceva di fermarsi rispondeva: «questa cosa mi sta tenendo viva. Mi dovete lasciare fare». Insieme ad Angelica, Elisa, l’inseparabile sorella Serena e una decina di ragazze inarrestabili. «Senza di loro non avremmo potuto fare nulla – sottolinea Angelica, che per ogni singola persona che portava il proprio contributo in qualche forma scriveva un grazie personalizzato. Io sono più emotiva. Elisa mi compensa. È una di quelle persone che prima di uscire di casa controllano il gas cinque volte. Segnava ogni centesimo che entrava e che usciva con precisione chirurgica».
Prima di dare inizio alla corsa Angelica ha rivolto al pubblico un discorso commosso, che concludeva svelando un segreto: «quanto ero piccina mio padre mi prendeva il viso tra le mani e mi diceva “tu guarirai nel 2017 e io ti farò una festa gigante”. Ecco perché ora faccio l’ultimo più grande ringraziamento e lo faccio al cielo, al mio angelo, che sento in ogni mio respiro e che mi ha donato questa seconda vita».
Il trapianto, purtroppo, non è la soluzione definitiva, ma un’opportunità, per questo Angelica e tanti insieme a lei sostengono la ricerca scientifica, la sola a potere avere l’ultima parola sulla fibrosi cistica. Il ricavato della Marafibrositona 2017 sostiene il progetto Task Force for Cystic Fibrosis, che mira a trovare un composto candidato a diventare farmaco per il trattamento del difetto di base nei malati FC con mutazione F508del, la più diffusa al mondo.