Credo che fare conoscere la malattia sia il primo passo per sconfiggerla. Per questo non nascondo di averla e non mi stanco di ripetere quanto sia subdola e insidiosa e quanto sia vitale per noi la ricerca scientifica. Anche se non arriva qualcosa subito, ben venga per quelli che arriveranno dopo: non vi chiedo di sostenerla per me stessa, ma per le nuove generazioni. La ricerca sta andando avanti, ne beneficeranno soprattutto i più piccoli, per questo non bisogna darsi per vinti.
Amo i bambini, frequento l’istituto magistrale, sogno di laurearmi in pedagogia e aprire un asilo. Ho anche la passione per la lettura. Sono onnivora, ma prediligo fantasy e gialli. Leggere per me significa andare dove voglio stando a casa. Non sono mai uscita dall’Italia e i libri mi permettono di partire per quei viaggi che ancora non ho avuto la possibilità di fare.
Le mie sorelle vi diranno che ho imparato a truccare usandole come cavie. È così, ma l’idea di fare pratica era un pretesto per vedere se riuscivo ad aggiustarmi un poco. Voi però non fatevi ingannare dalle apparenze, ché non basta un po’ di cipria per sistemarci i polmoni, il fegato, il pancreas e tutto il resto. Sembriamo sani, ma non possiamo dire di esserlo, anche se ci piacerebbe moltissimo.
Scegliere di donare il cinque per mille alla Fondazione, è compiere un gesto di fiducia nel progresso: garantite oggi ai ricercatori i fondi per farci scoprire domani cosa significhi nascere sani.