La fibrosi cistica (FC) si identifica con una malattia da difetto di adesione di un particolare tipo di globulo bianco, i monociti. La malattia è chiamata Leukocyte Adhesion Deficiency-I variant (LAD-IV, deficit di adesione leucocitaria tipo 1). La correzione farmacologica di CFTR può correggere il difetto di adesione nei monociti: la misura della correzione di questo difetto può essere usata per monitorare le persone con FC in regime terapeutico.
In questo studio sono stati studiati monociti isolati dal sangue periferico di 35 pazienti con FC, prima e durante trattamento con Kaftrio o Symkevi. I risultati mostrano che, nel 76% dei pazienti trattati con Kaftrio e nell’83% dei pazienti trattati con Symkevi, la terapia farmacologica ha corretto il difetto di adesione nei monociti. Inoltre, assieme al recupero dell’adesione, si osserva un aumento medio del 26% di capacità respiratoria (FEV1) e una riduzione media del 59% della concentrazione di cloro nel sudore.
I dati, quindi, mostrano che Kaftrio e Symkevi possono correggere il difetto di adesione nei monociti nella FC. Questo rappresenta il primo esempio di correzione farmacologica di un fenotipo LAD. Inoltre, nella maggioranza dei pazienti trattati con Kaftrio o Symkevi si evidenzia una corrispondenza tra recupero della funzionalità adesiva dei monociti e miglioramento dei parametri clinici. Le informazioni raccolte suggeriscono che la misurazione della adesività dei monociti può essere usata come nuovo test per monitorare le persone con FC in regime terapeutico.
Cystic fibrosis (CF) is identified with a monocyte adhesion defect disease (LAD-IV). Since drug correction of CFTR can correct the adhesion defect in this white blood cell subtype, measuring the correction of this defect can be used to monitor CF patients on a therapeutic regimen. In this study, monocytes isolated from the peripheral blood of 35 CF patients were studied before and during treatment with Kaftrio or Symkevi. The results show that in 76% of patients treated with Kaftrio, and in 83% of patients treated with Symkevi, the therapy corrected the adhesion defect in monocytes. In addition, together with the recovery of adhesion, there was an average increase of 26% in respiratory capacity (FEV1) and an average reduction of 59% in the concentration of chlorine in sweat. The data, therefore, show that Kaftrio and Symkevi can correct adhesion deficits in CF monocytes. This represents the first example of pharmacological correction of a LAD phenotype. Furthermore, in most patients treated with Kaftrio or Symkevi there is a correspondence between increased adhesive function of monocytes and improved clinical parameters. The data, therefore, suggest that the measurement of monocyte adhesiveness can be used as a novel test to monitor CF patients on a therapeutic regimen.
Abstract presentati a congressi scientifici
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