La CF è dovuta a mutazioni nel gene CFTR, e sinora sono state descritte oltre 1000 mutazioni responsabili di malattia. Tuttavia, anche utilizzando metodi di diagnostica molecolare che permettono di analizzare l’intera regione codificante del gene, circa il 10% delle mutazioni sfuggono all’identificazione, limitando le opportunità di screening dei portatori e di diagnosi prenatale della malattia basate sull’analisi molecolare. Recentemente un gruppo di ricerca francese ha dimostrato che una parte delle mutazioni non identificate sono dovute a larghe delezioni (perdita di frammenti)del gene CFTR, difficili da identificare attraverso le tecniche di analisi convenzionali. Il progetto prevede di sviluppare tecniche di analisi molecolare (da impiegare su vasta scala per l’analisi routinaria) in grado di identificare le delezioni del gene CFTR; si tratta di tecniche di “dosaggio genico” basate su amplificazioni quantitative in PCR seguite da rivelazione in DHPLC o elettroforesi capillare. Quindi, sarà effettuato uno studio su pazienti CF portatori di mutazioni non note nel gene CFTR, per definire l’incidenza e la tipologia delle larghe delezioni presenti nei pazienti italiani. Allo stato attuale (circa 1 anno di attività) sono stati ottenuti i seguenti risultati: a) i partners hanno sviluppato e validato le procedure per l’analisi delle macrodelezioni del gene CFTR; b) hanno raccolto un ampio numero di pazienti CF portatori di mutazioni non note nel gene CFTR, che hanno rilasciato il consenso ad aderire allo studio; c) è stata avviata la ricerca delle macrodelezioni che, secondo dati preliminari, indicherebbe che almeno il 4-5% delle mutazioni del gene CFTR sono macrodelezioni che includono da 1 a 4 esoni del gene.