Nella maggior parte dei pazienti affetti da fibrosi cistica la patologia dipende dalla mancata espressione sulla membrana plasmatica di una proteina mutata (DF508 CFTR) che, avendo una conformazione anomala viene degradata troppo rapidamente. Questo progetto ha lo scopo di individuare sostanze che stabilizzino la proteina mutata, rallentandone la degradazione e consentendone l’espressione sulla membrana plasmatica. Le sostanze studiate sono aminoacidi neutri o loro derivati: prolina, glutamina, glicina, alanina, taurina, betaina, ipotaurina, beta-alanina, aminoiminometil-beta-alanina, MeAIB. Questi composti, caratterizzati da bassa tossicità, si comportano da chemical chaperones (cioè stabilizzatori proteici) nei confronti di diverse proteine e sono spontaneamente accumulati nelle cellule umane. Cellule che esprimono DF508 CFTR sono state incubate per tempi diversi con gli aminoacidi: la correzione funzionale del difetto CF è stata valutata mediante la comparsa di un efflusso cAMP-dipendente di 36Cl e confrontata con l’effetto dell’incubazione a bassa temperatura, una condizione che promuove l’espressione sulla membrana della proteina mutata. Tra i composti sinora esaminati, risultati preliminari incoraggianti sono stati ottenuti con taurina e MeAIB che sembrano in grado di causare la comparsa di un efflusso cAMP-dipendente di 36Cl in cellule mutate.