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Risultato Progetto: FFC#28/2015
Fibrosi cistica e ileo da meconio: studio multicentrico sui fattori di rischio per esiti avversi durante l’infanzia

Cystic fibrosis and meconium ileus: a multicentric study on risk factors for adverse outcome in infancy

Individuati i fattori prognostici sfavorevoli e suscettibili di intervento in un’ampia casistica policentrica di bambini nati con ileo da meconio. È necessaria una più stretta collaborazione fra chirurghi, neonatologi e pediatri FC per incidere precocemente sull’evoluzione della malattia.

Dati del Progetto

Responsabile
Rita Padoan (Centro di Supporto per fibrosi cistica - Università di Brescia, Ospedale dei Bambini, Azienda Ospedaliera Spedali Civili, Brescia)
Categoria/e
Ricercatori coinvolti
26
Durata
2 anni
Finanziamento totale
55.000 €
Adozione raggiunta
55.000 €
Obiettivi
L’ileo da meconio (IM) è conosciuto come un fattore di rischio riguardo alla crescita e alla funzionalità respiratoria nei...
Objectives
Meconium ileus (MI) is recognized as a risk factor for poor outcome in Cystic Fibrosis patients both in terms...

Risultati

Lo studio ha raccolto 85 casi di nati con ileo da meconio (IM) in 13 centri FC italiani nel periodo 2009-2014, che rappresentano il 70% dei casi totali riportati negli stessi anni dal registro-malattia FC. Della casistica studiata: nel 24% IM era stato già diagnosticato attraverso ecografia fetale al terzo trimestre di gravidanza; nell’84% era stato trattato con intervento chirurgico per lo più consistente in una resezione intestinale di varia lunghezza e stomia transitoria; nel 18% si era reso necessario un ulteriore intervento addominale entro il primo mese di vita per complicanze di natura chirurgica. Riguardo i dati clinici al primo anno di vita, nel 37% dei casi era stato riscontrato andamento scadente caratterizzato da insufficiente stato nutrizionale o da infezione cronica da Pseudomonas (rispettivamente in 22 bambini sottopeso e in 9 con colonizzazione da Pseudomonas).
Il progetto ha identificato alcuni fattori che sembrano incidere sfavorevolmente: una particolare gravità della situazione ostruttiva intestinale; la compromissione generale con necessità di ricovero in terapia intensiva; le complicanze postoperatorie unite a un precoce interessamento polmonare. È emerso inoltre che la diagnosi di fibrosi cistica non è stata precocissima (avvenuta all’età media di 31 giorni) e che solo in un ridotto numero di casi la consulenza dello specialista FC è avvenuta durante la prima ospedalizzazione. Lo studio indica perciò la necessità di una più immediata e stretta collaborazione fra neonatologi, chirurghi e specialisti FC.

Results

The survey included 85 infants born with meconium ileus (MI) in 13 Italian centers, in the years 2009-2014. They represent 70% (85/121) of the reported cases in Italy during the same time-frame as per CF national register. In 20 infants (24%) the diagnosis of intestinal obstruction was also made possible through fetal ultrasound at the third trimester of pregnancy. Most cases (84%) went through surgery, which involved an intestinal resection and the creation of a transient stoma. In 18% of the infants, further abdominal surgery within the first month of life was necessary due to surgical complications.
Clinical data during the first year of life were collected and analysed. They showed in 37% of the patients a poor clinical evolution, characterized by insufficient nutritional status or by chronic Pseudomonas infection (22 children underweight and 9 with colonization from Pseudomonas). Factors identified as related to negative evolution were prenatal diagnosis through fetal ultrasound (pointing out the severity of the intestinal obstruction), the need for intensive care hospitalization, the use of oxygen therapy (sign of postoperative adverse conditions and rapid pulmonary involvement). Since the diagnosis of cystic fibrosis was not available at an early stage (it occurred at the age of 31 days, on average) and the advice from the CF specialist occurred during the first hospitalization only in a small number of cases, this study indicates the need for an immediate and close cooperation between neonatologists, surgeons and CF specialists.