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Risultato Progetto: FFC#15/2018
Effetti non CFTR-dipendenti dei modulatori di CFTR in modelli preclinici di infezione polmonare

Off-target effects of CFTR-modulators in preclinical infection models

Esperimenti in vitro e in vivo su modello animale mostrano che i modulatori hanno anche un’azione antimicrobica e sinergica con gli antibiotici.

Dati del Progetto

Responsabile
Cristina Cigana (Unità Infezioni e Fibrosi Cistica, divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive, Istituto San Raffaele Milano)
Categoria/e
Ricercatori coinvolti
5
Durata
2 anni
Finanziamento totale
98.000 €
Adozione raggiunta
98.000 €
Obiettivi
L’obiettivo del progetto è studiare se i nuovi modulatori di CFTR, da soli o in combinazione con trattamenti antibiotici...
Objectives
The aim is to define whether, how and to what extent CFTR-modulators have an antibacterial effect – alone or...

Risultati

Attraverso esperimenti in vitro su una biobanca di batteri, i ricercatori hanno valutato se i modulatori ivacaftor e lumacaftor abbiano un’attività antibatterica, indipendente da quella che esercitano su CFTR. I ricercatori hanno dimostrato che i modulatori ivacaftor e lumacaftor inducono un effetto antibatterico diretto contro Stafilococco aureus e hanno inoltre un’azione sinergica con antibiotici anti-Stafilococco e anti-Pseudomonas aeruginosa. Tezacaftor, non ha invece mostrato attività antimicrobica, anche associato ad antibiotici. È importante segnalare che ivacaftor e lumacaftor modificano la virulenza di P. aeruginosa, che nelle cellule dell’epitelio respiratorio interferisce con il corretto funzionamento della proteina CFTR sia nativa che mutata. I ricercatori riportano inoltre che in esperimenti condotti su modelli murini, le infezioni sono in grado di modulare la concentrazione dell’ivacaftor. Questi risultati potranno essere utilizzati per migliorare la procedura clinica di somministrazione dei modulatori e degli antibiotici in pazienti FC con infezione cronica da S. aureus e P. aeruginosa.

Results

Through in-vitro experiments on a biobank of bacteria, the researchers evaluated whether the ivacaftor and lumacaftor modulators had an antibacterial activity, in addition to the action they have on CFTR. Researchers have shown that ivacaftor and lumacaftor have an antibacterial effect against S. aureus and also have a synergistic action with antibiotics and anti-Pseudomonas aeruginosa compounds. Tezacaftor, on the other hand, did not show antimicrobial activity and did not increase the efficacy of antibiotics. It is worth pointing out that ivacaftor and lumacaftor modify the virulence of P. aeruginosa which interferes with the CFTR functionality in the cells of the respiratory epithelium. The researchers also report that in experiments conducted on mice, infections are able to modulate the concentration of ivacaftor. These results can be used to improve the clinical procedure for administering modulators and antibiotics in CF patients chronically infected by P. aeruginosa e S. aureus.