Tutti i batteri antartici appartenenti a diversi generi e diverse specie sono risultati capaci di inibire la crescita dei ceppi del Bcc (soprattutto quelli di origine clinica). Mediante metodiche analitiche avanzate è stata identificata la struttura chimica delle molecole che svolgono l’inibizione: sono sostanze volatili (VOCs) ed ogni singolo batterio antartico produce una miscela di VOCs diversi. Questi VOCs potrebbero agire come molecole dotate di elevata specificità anti-Burkholderia; inoltre non indurrebbero resistenze,dal momento che non è stato isolato alcun mutante del Bcc resistente ai VOCs antartici. Infine sono stati anche identificati alcuni dei geni coinvolti nella sintesi dei VOCs, grazie al sequenziamento ed analisi del genoma di 26 batteri antartici.
All the hundreds of Antarctic bacterial strains tested were able to inhibit the growth of Bcc strains by producing one or more antimicrobial molecules that very likely are VOCs (Volatile organic compounds). It has been demonstrated that each Antarctic bacterium tested is able to synthesize a mixture of different VOCs. Moreover the inhibitory activity appears to be specific toward the BCC cell and the Antarctic VOCs were not able to antagonize the growth of other bacteria and to colonize the human body. VOCs might be utilized as antimicrobials without the appearance of resistant mutants. Some of the genes hypothetically involved in the biosynthesis of VOCs have been identified through next generation sequencing and analysis of the whole genome of 26 Antarctic bacteria.