Nella letteratura internazionale è ormai universalmente accettata la stretta associazione tra buona condizione respiratoria e buono stato nutrizionale, già a partire dalle prime età. A questo riguardo, le raccomandazioni contenute in un documento della CF Foundation U.S.A. del 2005 hanno indicato che, nell’età compresa tra i 2 e i 20 anni, i pazienti FC devono mantenere una massa corporea ( Body Mass Index = BMI ) superiore o uguale alla media (≥ 50° percentile) della popolazione generale della stessa età. Per raggiungere quest’obiettivo sono costantemente messe in atto strategie educative e comportamentali e, in casi selezionati di grave malnutrizione, è diventato un intervento terapeutico relativamente frequente anche la somministrazione di alimenti direttamente all’interno dello stomaco tramite stomia gastrica (Gastrostomy = GT). Questa consiste nell’inserire, con un intervento chirurgico in anestesia totale, una piccola sonda nella parete anteriore dello stomaco; la sonda è dotata di una valvola da aprire per l’infusione di alimenti e preparati ipercalorici. L’infusione può avvenire con le modalità che il paziente trova più accettabili, per esempio durante la notte. Negli anni recenti GT è stata oggetto di numerosi studi che hanno però riportato esperienze limitate: in genere è stata riportata una buona efficacia nel migliorare il BMI, e una scarsa presenza di rischi ed effetti collaterali legati alla procedura chirurgica.
Gli Autori di questo studio, che lavorano presso la Gastroenterologia di John Hopkins Hospital (Baltimora U.S.A.), hanno inteso verificare se la somministrazione di alimenti ipercalorici durante la notte tramite GT, associata a un normale regime alimentare durante il giorno, è più efficace di un regime alimentare ipercalorico senza GT nel migliorare lo stato nutrizionale di bambini e adolescenti con FC, tutti seguiti in quel centro nel periodo 2005-2010.
Sono stati inseriti nello studio venti pazienti con deficit nutrizionale, di età compresa tra i 2 e i 20 anni, che avevano effettuato alimentazione notturna tramite GT e venti pazienti di pari età e pari condizione nutrizionale di base che avevano seguito un regime alimentare ipercalorico in alcuni casi associato ad uno stimolante per l’appetito (controlli). In tutti i pazienti sono stati raccolti retrospettivamente i dati riferiti a peso, altezza, BMI, funzionalità respiratoria nell’arco di un anno a partire dall’introduzione di alimentazione notturna tramite GT e all’età corrispondente nei controlli.
I risultati dello studio hanno dimostrato che: 1) BMI era aumentato in modo significativo nei casi trattati con GT rispetto ai controlli nei primi sei mesi; 2) la differenza tra i due gruppi si riduceva al controllo dopo un anno; 3) la funzionalità respiratoria non variava in modo significativo in nessuno dei due gruppi per tutto il tempo di osservazione.
Gli Autori discutono i loro dati affermando che i più modesti risultati ottenuti nei casi trattati con GT, nella seconda parte dello studio, potrebbero essere riferiti a una minor accettazione e quindi applicazione della GT stessa, dal momento che spesso era stato raggiunto un risultato nutrizionale già considerato sufficiente. Viene inoltre riferito che nel corso dello studio non sono state osservate complicazioni legate a GT, se non minime lesioni cutanee nella sede di intervento, facilmente e rapidamente regredite con adeguata terapia.
A commento di questo lavoro va sottolineato che, come gli Autori stessi affermano, questo è il primo studio in cui i risultati ottenuti in pazienti con GT vengono confrontati in modo statisticamente corretto con quelli ottenuti nei controlli senza GT. Anche nei controlli, infatti, l’intervento nutrizionale è stato effettuato in maniera rigorosa secondo protocolli dietetici, farmacologici ed educazionali, e si è dimostrato efficace (2).
In conclusione, questo studio ha dimostrato che la supplementazione calorica notturna tramite GT è fattibile e sostanzialmente ben tollerata nei bambini e adolescenti affetti da fibrosi cistica. Essa è in grado di permettere un recupero nutrizionale più rapido rispetto ad altri protocolli d’intervento che non prevedono GT. Per quanto è possibile desumere dai risultati di questo studio, che hanno il difetto di essere stati raccolti retrospettivamente e sono comunque riferiti a un periodo di osservazione relativamente breve, il vantaggio di GT rispetto ad altri protocolli sembra però meno consistente dopo i primi sei mesi.
Si rendono necessarie delle linee guida che aiutino ad individuare in quali pazienti e in quali condizioni cliniche l’alimentazione notturna con GT sia associata ad un reale vantaggio anche considerando tra i parametri importanti la qualità di vita dei pazienti.
1) Bradley GM, Carson KA, Leonard AR, Mogayzel PJ Jr, Oliva-Hemker M. “Nutritional outcomes following gastrostomy in children with cystic fibrosis”. Pediatr Pulmonol. 2012 Feb 1. doi: 10.1002/ppul.22507.
2) Leonard A ” Description of a standardized nutrition classification plan and its relation to nutritional outcomes in children with cystic fibrosis”. J Pediatr Psychol 2010;35:6-13