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17 Novembre 2014

Ruolo delle citochine nella diagnosi differenziale di rigetto acuto e infezione polmonare nei pazienti trapiantati di polmone

Dr. Laura Minicucci, Centro Regionale Ligure FC, Ospedale Gaslini, Genova


Qual è il problema?

Differenziare, con una metodica semplice e affidabile, il rigetto acuto dalla infezione broncopolmonare nei pazienti che sono stati trapiantati di polmone.

Che cosa si sa?

Il rigetto acuto di polmone è un evento frequente nel corso del primo anno dopo il trapianto. I sintomi con cui si manifesta sono simili a quelli provocati dal sopraggiungere di un’infezione broncopolmonare. Ma le strategie terapeutiche da adottare sono molto differenti, quindi è necessario disporre di indagini in grado di porre la corretta diagnosi differenziale. A tutt’oggi, la diagnosi viene effettuata in base ai risultati della biopsia transbrochiale (ottenuta tramite broncoscopia), metodica valida ma non priva di problemi.

Che cosa aggiunge questo studio?

Questo studio (1) ipotizza un possibile ruolo delle citochine (proteine legate al processo infiammatorio) nella diagnosi differenziale tra rigetto acuto e infezione broncopolmonare. Il dosaggio di queste molecole, effettuato sul liquido del lavaggio bronchiale, permetterebbe di distinguere i due quadri clinici con un metodo d’indagine vantaggioso rispetto alla biopsia. La diagnosi differenziale è molto importante per iniziare al più presto la corretta terapia, che differisce in modo rilevante a fronte dei due diversi quadri clinici.

PREMESSE, MATERIALE E METODI

Il rigetto polmonare acuto si verifica nel 33% dei pazienti trapiantati di polmone nel corso del primo anno dopo l’intervento chirurgico. I pazienti che ne sono affetti presentano difficoltà respiratoria, febbricola, globuli bianchi aumentati nel sangue e segni di infiammazione polmonare all’esame RX del torace. Questi segni e sintomi non differiscono da quelli propri dell’infiammazione broncopolmonare su base infettiva, ma la distinzione tra i due quadri clinici è importante perché le strategie terapeutiche sono differenti: cortisone ad alte dosi per il rigetto acuto, antibiotici e antivirali per l’infezione.

La diagnosi differenziale si basa tradizionalmente sui risultati della biopsia trans-bronchiale ottenuta tramite broncoscopia, anche se questa metodica diagnostica è associata alla esposizione di una notevole dose di radiazioni sia per il paziente che per l’operatore e gravata da possibili complicanze come sanguinamento e pneumotorace.

Il lavaggio broncoalveolare o BAL (Broncho-Alveolar Lavage), permette di raccogliere un campione del liquido presente sulla superficie delle vie aeree, tramite un broncoscopio ottico fatto passare attraverso la bocca o il naso dei pazienti. Si tratta quindi, comunque, di una metodica invasiva, ma molto più rapida nell’esecuzione e priva di possibili effetti collaterali per il paziente. Il liquido raccolto contiene, tra l’altro, le citochine, che sono specifiche proteine associate al processo infiammatorio locale.

In questo studio, gli Autori hanno raccolto 140 campioni di BAL in 20 pazienti (15 affetti da FC), che erano stati sottoposti a trapianto polmonare presso il Centro di Chirurgia Toracica dell’Ospedale La Sapienza di Roma. La raccolta era stata effettuata routinariamente e come da protocollo in tempi differenti (subito prima e subito dopo il trapianto, dopo 7 e 30 giorni e dopo 3, 6 e 12 mesi), oltre che in tutte le occasioni in cui era stata sospettata la presenza di rigetto acuto.

RISULTATI e COMMENTO

Il pattern di citochine studiate, soprattutto per quanto riguarda la citochina IL-10, dimostrava un profilo caratteristico in caso di rigetto acuto, concordando in modo significativo con il risultato della biopsia trans-bronchiale ed essendo quindi in grado di differenziare il rigetto acuto dalla infezione polmonare. In alcuni casi il profilo di citochine tipico del rigetto acuto è risultato positivo in un controllo fatto di routine, prima della comparsa dei sintomi e ha permesso quindi di iniziare tempestivamente la terapia adeguata. I risultati ottenuti, inoltre, hanno dimostrato che le citochine presenti nel BAL dei pazienti FC si differenziano quantitativamente da quelle dei pazienti affetti da altre patologie. In particolare, i malati FC presentano, dopo il trapianto, una quantità di citochine diminuita rispetto al pre-trapianto, perché prima del trapianto hanno uno stato di iperinfiammazione cronica.

Questo studio, oltre ad avere portato un contributo nell’ambito della ricerca sul ruolo dell’infiammazione in FC, apre la strada all’utilizzo dello studio delle citochine infiammatorie nel BAL dei pazienti trapiantati polmonari, per la diagnosi del rigetto acuto. Questa metodica, di più facile esecuzione e probabilmente più tollerabile da parte del paziente rispetto alla biopsia transbronchiale, potrebbe forse permettere una diagnosi in fase pre-sintomatica e l’inizio più precoce della terapia adeguata.

1) Patella M, et Al.” Role of cytokine profile in the differential diagnosis between acute lung rejection and pulmonary infections after lung transplantation” European Journal of Cardio-Thoracic Surgery 2014:doi: 10.1093/ejcts/ezu395.