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16 Febbraio 2012

Rischio di disfunzione renale dopo trapianto polmonare FC

G.Borgo

Secondo quanto riportato nel 2010 dal Registro della International Society for Heart and Lung Transplantation (1) nei soggetti con FC la durata della vita dopo il trapianto di polmone è decisamente migliorata e attualmente il 50% dei trapiantati vive oltre 7 anni. Come effetto collaterale dell’aumentata attesa di vita, i trapiantati vanno incontro ad una serie di complicanze mediche, fra cui l’alterazione della funzionalità renale, che è dovuta a cause multiple: una delle più importanti è l’uso di farmaci immunosoppressori con azione nefrotossica. Se dopo il trapianto compare la disfunzione renale è necessario ridurre la dose o cambiare il tipo di immunosoppressori, in modo da evitare l’evoluzione del problema, che può portare in alcuni casi all’insufficienza renale e alla dialisi e/o alla necessità di un trapianto renale .Questo studio (2) indaga per la prima volta l’incidenza di disfunzione renale in una popolazione di trapiantati FC e si propone di identificarne eventuali segni “predittori” nel periodo che precede il trapianto. In base a questi indicatori, i soggetti più a rischio possono essere riconosciuti e sottoposti a una particolare sorveglianza della funzionalità renale.

I dati sono stati ricavati dal Registro FC degli Stati Uniti (che include 34937 pazienti assistiti in 110 centri accreditati). Sono stati selezionati i soggetti di età superiore a 18 anni, che hanno avuto il trapianto polmonare (primo trapianto) nel periodo gennaio 2000- Dicembre 2008, e che avevano in quel periodo almeno una misura della funzionalità renale, indicante un filtrato glomerulare (= eGFR) con valori superiori a 60 ml/min/superficie corporea. In totale 993 soggetti trapiantati, che sono stati seguiti dopo il trapianto fino alla prima comparsa di disfunzione renale oppure, nei casi in cui la funzionalità è rimasta normale, fino all’ultimo controllo disponibile. In base a questi criteri la durata mediana dell’osservazione è stata di 2 anni.

In questo periodo hanno sviluppato disfunzione renale (definita da un filtrato glomerulare inferiore a 60 ml/min/superficie corporea) 311 trapiantati su 993. La stima statistica del rischio di svilupparla si colloca intorno al 22% a 1 anno dal trapianto, al 35% e al 57 % rispettivamente dopo 2 e 5 anni dal trapianto. Fra i soggetti che hanno realmente presento disfunzione, nel 55% dei casi il problema si è presentato ad 1 anno dal trapianto e nel 95% dei casi entro 5 anni dal trapianto.

Predittori di rischio sono risultati : l’età (nel gruppo dei trapiantati con più di 35 anni il numero dei soggetti con disfunzione renale è circa il doppio rispetto a quelli fra i 18 e i 25 anni), e il sesso femminile. Inoltre: la presenza di diabete con necessità di terapia insulinica e una condizione di alterazione della funzionalità renale (eGFR fra 60 e 90 ml/min) presente già prima del trapianto.

L’aumento del rischio di disfunzione renale con l’età è attribuito alla maggior esposizione dei trapiantati più vecchi ad antibiotici nefrotossici; e alla crescente presenza di segni di malattia aterovascolare con l’innalzamento dell’età (come nella popolazione generale).

La conoscenza del rischio dato dal diabete va affrontata controllandolo con una terapia aggressiva che può minimizzare la comparsa delle complicanze vascolari. Infine, per quanto riguarda il dato inaspettato, mai segnalato prima e tutto ancora da confermare, del maggior rischio dato dal sesso femminile, gli autori avanzano un’ipotesi. Nelle donne con FC la disfunzione renale verrebbe diagnosticata più tardi e quindi avrebbe decorso meno favorevole perché a volte, per praticità e rapidità d’esecuzione, invece del filtrato glomerulare classico, viene usata semplicemente la misura di una proteina nel sangue:la creatinina. La creatinina aumenta nel sangue se i reni non funzionano, ma è anche dipendente dalla massa muscolare che l’individuo possiede. Nelle donne che hanno meno massa muscolare la creatinina è normalmente più bassa e quindi diventerebbe la spia di malfunzionamento renale solo tardivamente. Grande attenzione nelle donne, quindi, ai controlli di funzionalità renale fatti con test più approfonditi .

1) Christie JD, Edwards LB et all “The Registry of the International Society for Heart and Lung Transplantation: twenty-seventh official adult lung and heart-lung transplant report-2010.” J Heart Lung Transplant 2010; 29(10):1104-1118

2) Bradley SQ, Mayer-Hamblett N, Aitken ML, Goss C “Risk of post lung transplant renal dysfunction in adults with cystic fibrosis ” Chest, Prepublished on line January 5, Doi 10.1378/chest.11-1926