In FC la presenza di Pseudomonas aeruginosa (P.a.) in escreato è di frequente riscontro perché il germe è presente nell’ambiente ed è possibile la trasmissione interpersonale; inoltre è noto che la condizione di colonizzazione cronica, che può far seguito al primo isolamento, si associa a un peggioramento dell’evoluzione della broncopneumopatia. Su questa base, è oggi riconosciuta la necessità di trattare, con opportuna terapia, il primo isolamento da P.a. nelle vie aeree, anche nei pazienti asintomatici, al fine di tentare l’eradicazione del germe e impedire la cronicizzazione dell’infezione. I protocolli terapeutici utilizzati sono molteplici e non è stato ancora chiarito quale abbia maggiore efficacia. Si sa però che è pari a circa il 20% la percentuale di fallimento del tentativo di eradicazione.
Gli autori di questo studio (1) hanno analizzato, nell’ambito di una ricerca osservazionale retrospettiva, quali variabili cliniche e microbiologiche risultino più frequentemente associate al fallimento terapeutico. Sono entrati nello studio pazienti FC seguiti in 6 centri israeliani e in 1 centro spagnolo, trattati nel periodo 2007-2013 o per la prima comparsa di P.a. o per la ricomparsa di P.a. dopo almeno un anno di culture negative per il germe (almeno 4 culture effettuate) in assenza di terapia antibiotica in corso. In tutti i pazienti sono stati raccolti dati riferiti a sesso, età, età alla diagnosi, presenza di insufficienza pancreatica, presenza di diabete, grado di sensibilità del germe isolato agli antibiotici testati e co-presenza di altri germi in escreato, stato nutrizionale (BMI), funzionalità polmonare (FEV1), numero di culture escreato effettuate nel corso dell’anno precedente al primo isolamento.
Per tutti i pazienti è stato registrato il tipo di terapia antibiotica effettuato e il risultato dell’intervento terapeutico, considerando l’eradicazione di P.a. riuscita se nei 12 mesi successivi sono risultate negative tutte e 4 le culture (oppure in 24 mesi almeno 6 culture negative). L’eradicazione è stata considerata fallita se nei 12-24 mesi successivi P.a. si è insediato provocando infezione cronica (isolamento del batterio in più del 50% delle culture effettuate) o infezione intermittente (isolamento in meno del 50% delle culture effettuate).
Sono entrati nello studio 183 pazienti. In 131 pazienti (72%) l’eradicazione è riuscita (gruppo A) e in 52 pazienti (28%) l’eradicazione è fallita (gruppo B). Non sono risultate differenze significative tra i due gruppi per quanto riguarda sesso, stato nutrizionale, co-presenza di altri germi in escreato, presenza di diabete e tipo di terapia effettuata. Il gruppo B era significativamente più vecchio e con diagnosi effettuata a più tarda età. Infatti P.a. è stato eradicato nel 82% dei bambini di età inferiore ai 6 anni, nel 73% nel gruppo di età 6-17 anni, ma solo nel 40% nel gruppo di età superiore a 18 anni. Nel gruppo B, P.a. era più resistente agli antibiotici, era stato più frequentemente isolato in precedenza e FEV1 medio era inferiore. I pazienti del gruppo B avevano effettuato un numero significativamente inferiore di culture escreato nell’anno precedente: la probabilità di successo della terapia risultava del 17% in più per ogni cultura escreato effettuata.
Gli autori commentano i risultati ottenuti sottolineando come un’elevata frequenza dell’esame culturale dell’escreato comporti maggiori probabilità di identificare Pseudomonas in una fase più precoce, quando il germe è più aggredibile da parte della terapia antibiotica, non essendo ancora assuefatto all’habitat respiratorio in cui può assumere le temute caratteristiche di P.a. mucoide. Questo dato è confermato da altri studi basati sul Registro U.S.A. di patologia che dimostrano una minore incidenza di infezioni croniche da P.a. nei centri in cui l’esame culturale viene effettuato più frequentemente. Considerando che la variabile basata sulla frequenza degli esami culturali è quella più facilmente modificabile rispetto a tutti gli altri parametri clinici e microbiologici considerati, i risultati di questo studio enfatizzano la necessità di effettuare, soprattutto nella popolazione più a rischio, frequenti culture escreato e di iniziare tempestivamente l’adeguata terapia.
1) Cohen-Cymberknoh M, Gilead N, Gartner S, Rovira S, Blau H, Mussaffi H, Rivlin J, Gur M, Shteinberg M, Bentur L, Livnat G, Aviram M, Picard E, Tenenbaum A, Armoni S, Breuer O, Shoseyov D, Kerem E. Eradication failure of newly acquired Pseudomonas aeruginosa isolates in cystic fibrosis.J Cyst Fibros. 2016 Nov;15(6):776-782. doi: 10.1016/j.jcf.2016.04.006. Epub 2016 May 1.