Urgent Lung Transplantation National Program: The Italian Experience Transplantation
R. Prestagostini
Proceedings, 2013,5,2607-2609
PREMESSE
I pazienti con insufficienza respiratoria grave trovano nel trapianto di polmone una reale possibilità di sopravvivenza a lungo termine e di miglioramento della qualità della vita. Essendo la lista d’attesa per trapianto ancora gravata da un considerevole tasso di mortalità a causa della scarsità di organi disponibili, in altri Paesi (Stati Uniti e altri paesi europei) è già stata realizzata una lista d’urgenza che, selezionando i pazienti più gravi e con minori probabilità di sopravvivenza a lungo termine, rende loro disponibili in tempi brevi l’organo da trapiantare.
Analogamente all’esperienza positiva internazionale, Il Centro Nazionale Trapianti dell’Istituto Superiore di Sanità, ha attivato in Italia dal 2009 una lista d’urgenza per trapianto di polmone. I criteri per essere inseriti nella lista d’urgenza sono: essere già inseriti in lista d’attesa per trapianto ed essere sottoposti a tecniche di ventilazione invasiva e/o di ossigenazione extracorporea (Extracorporeal Membrane Oxygenation = ECMO). Criteri di esclusione temporanei, viceversa, sono considerati: stato nutrizionale molto scadente, infezione sistemica in corso, danno neurologico importante. La lista d’attesa d’urgenza viene considerata attiva per un periodo massimo di 14 giorni e dà al paziente il diritto di accedere al trapianto grazie ai primi organi compatibili che si rendano disponibili su tutto il territorio italiano.
METODO
Gli Autori dello studio hanno valutato i risultati ottenuti dall’introduzione della lista d’urgenza nell’ambito della realtà trapiantologica italiana, riassumendo i dati riferiti al periodo 2009-2011 e comparandoli con i dati riferiti al periodo 2006-2008.
RISULTATI
Il 40% dei pazienti iscritti in lista d’attesa d’urgenza erano affetti da Fibrosi Cistica. Nel periodo 2009-2011 sono entrati in lista 43 pazienti FC dei quali 34 sono giunti all’intervento chirurgico (79%) con un tempo medio di attesa in lista di 17,9 giorni. La percentuale di trapianti effettuati nei pazienti in lista d’urgenza rispetto quelli effettuati nei pazienti in attesa nelle lista “normale” si è progressivamente alzata (1,7% nel 2009; 12,1% nel 2010; 15,9% nel 2011 ). Il tasso di mortalità riferito complessivamente ai pazienti in attesa in entrambe le liste è stato pari al 21,3% negli anni in cui si è attivata la lista d’urgenza; è stato maggiore, pari al 25,3%, nel triennio precedente in cui non c’era la lista urgenza.
CONCLUSIONI
I dati di questo studio, seppur basati su una esperienza di breve durata e riferita a un numero limitato di pazienti, confermano quanto già dimostrato da esperienze analoghe in altri Paesi. Di fatto, anche in Italia, la lista di attesa d’urgenza per trapianto polmonare è gestibile e, migliorando la politica di distribuzione degli organi disponibili, si associa ad un a significativa diminuzione della mortalità dei pazienti in attesa di trapianto