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24 Febbraio 2006

L’acido nitroso e suoi derivati possono eradicare la Pseudomonas aeruginosa mucoide multiresistente nei polmoni del paziente CF

24/02/2006

E’ noto che la Pseudomonas aeruginosa determina infezione respiratoria cronica nei pazienti CF. Questo batterio alla lunga tende a difendere sé stesso imparando a crescere in condizioni di mancanza di ossigeno (si dice in “anaerobiosi”): ciò avviene attraverso una sua conversione nella forma “mucoide”, grazie a mutazioni di un suo speciale gene detto “mucA”. Questa forma consente al batterio di produrre una sostanza mucillaginosa chiamata “alginato” che lo protegge nell’ambiente broncopolmonare in un sistema di colonie (detto “biofilm”) che sono come una fortezza che rende i batteri resistenti agli antibiotici e all’effetto distruttivo dei globuli bianchi, con ciò favorendo la ineradicabilità del germe.

In uno studio appena pubblicato(1), condotto da 12 gruppi di ricerca nordamericani, si è scoperto il “tallone d’Achille”, come scrivono i ricercatori, della Pseudomonas aeruginosa mucoide. Si è trovato che i derivati dell’acido nitroso (HNO2), a determinate concentrazioni, sono in grado di uccidere completamente la Pseudomonas aeruginosa in esperimenti in vitro, quando il batterio è coltivato in condizioni simili a quelle dell’ambiente mucopurulento e lievemente acido che si ha nelle vie respiratorie del malato CF con infezione batterica. Tale effetto è stato osservato in tutti i ceppi di Ps aeruginosa di tipo mucoide (l’86% dei ceppi isolati) che provenivano da secrezioni bronchiali di polmoni CF asportati in occasione di trapianto polmonare. Lo stesso effetto è stato ottenuto in vivo in polmoni di topi infettati da Ps aeruginosa mucoide. Non è chiaro il meccanismo con cui l’acido nitroso (e ovviamente il suo sale nitrito) nonché i suoi derivati, come l’ossido nitrico (NO), interferiscano con la vita del batterio, ma viene ipotizzato che nella Ps aeruginosa mucoide sia molto ridotto uno specifico enzima capace di difendere il batterio dai derivati nitrici (appunto il “tallone di Achille”).

Gli studiosi hanno anche testato con esperimenti in vitro la potenziale tossicità dell’acido nitroso, cercando di imitare le condizioni che si potrebbero avere con una somministrazione aerosolica della sostanza alle vie aeree in vivo. Si ritiene infatti che concentrazioni eccessive di derivati nitrilici possono essere tossiche per l’epitelio respiratorio. Per questo essi hanno operato su culture in vitro di epitelio respiratorio CF, esponendole a concentrazioni della sostanza 20 volte maggiori rispetto a quella necessaria per uccidere i batteri, non riscontrando alcun danno all’epitelio dopo 24 ore di esposizione. Ricordiamo che i sali dell’acido nitroso (il nitrito di sodio) sono abitualmente impiegati come conservanti nei prodotti alimentari, specie quelli a base di carne.

E’ presto per dire se sia questa una prospettiva che potrà portare ad un trattamento eradicante della Pseudomonas aeruginosa mucoide multiresistente. Altri studi dovranno seguire, mirati a confermare questi risultati in vitro, per poi passare eventualmente a quelli in vivo, quando si fosse raggiunta la certezza di non dannosità per l’uomo. A quel punto bisognerà rendere disponibile un preparato di nitrito somministrabile per aerosol: ovviamente studi in vivo su animali dovranno precedere quelli eventuali sull’uomo.

1. Yoon SS, et al. Anaerobic killing of mucoid Pseudomonas aeruginosa by acidified nitrite drivatives under cystic fibrosis airway conditions. The Journal of Clinical Investigations 2006;116:436-446