La soluzione salina ipertonica per via aerosolica (in genere al 7%) è entrata nell’uso corrente per il trattamento della fibrosi cistica, con lo scopo di reidratare le secrezioni bronchiali e facilitare quindi la clearance mucociliare. Quanto dei benefici effetti di tale trattamento, supportati da adeguati studi clinici, sia dovuto ad una possibile azione antibatterica non è dato di conoscere. Un gruppo di microbiologi di Montpellier si è posto appunto un tale quesito ed in un lavoro di recente pubblicazione (1) propongono i risultati di uno studio in vitro su 85 isolati di Pseudomonas aeruginosa ricavati da 34 pazienti con fibrosi cistica. Lo studio dimostra che, almeno nelle condizioni sperimentali adottate, la soluzione salina ipertonica, testata a varie concentrazioni, ha chiari effetti antibatterici: inibisce la crescita del batterio, lo uccide, ne impedisce la formazione di biofilm protettivo, ne compromette la motilità.
La crescita batterica viene inibita in tutti i ceppi con una soluzione al 6%, mentre l’attività battericida inizia da concentrazioni del 4% e si ottiene nel 90% degli isolati con una concentrazione di sale al 10%. Di notevole interesse è il fatto che l’attività inibente la crescita nei ceppi di di Pseudomonas multiresistente ed in quelli di tipo mucoide si ottiene con concentrazioni di NaCl inferiori a quelle necessarie per l’inibizione dei ceppi non mucoidi e non multiresistenti. La formazione di biofilm (la barriera mucoide aderente all’epitelio, entro cui i batteri si aggregano proteggendosi da antibiotici e anticorpi) viene inbita a partire da concentrazioni di NaCl del 3%.
Gli autori negano che l’effetto antibatterico ottenuto in vitro con la soluzione salina ipertonica sia semplicemente dovuto all’azione di shock iperosmotico, con lisi (cioè scoppio e distruzione) della celula batterica. Essi portano infatti considerazioni sperimentali a sostegno dell’ipotesi che la salina ipertonica agisca metabolicamente sui complessi meccanismi di regolazione dell’attività batterica di Pseudomonas aeruginosa.
Va detto che questo è uno studio in vitro ed è difficile pensare che il trattamento aerosolico con salina ipertonica, abitualmente praticato, possa riprodurre a livello di vie respiratorie le stesse condizioni di concentrazione e di tempo di azione che si ottengono in vitro. Infatti tutti gli effetti anti- Pseudomonas che questo studio ha dimostrato sono molto dipendenti dalla concentrazione salina e dal tempo con cui questa rimane in contatto con la coltura batterica.
Ci si chiede quindi quanta probabilità di azione anti-Pseudomonas possano avere a livello bronchiale due somministrazioni al giorno di soluzione salina ipertonica, come si fa abitualmente con questo trattamento. E tuttavia questo studio offre degli spunti per valutare se nel trattamento con salina ipertonica non si possano studiare modalità di somministrazione e di dosaggio che più si avvicinino alle condizioni antibatteriche dimostrate da questo studio.
1. Michon AL1, Jumas-Bilak E2, Chiron R3, Lamy B1, Marchandin H1. Advances toward the Elucidation of Hypertonic Saline Effects on Pseudomonas aeruginosa from Cystic Fibrosis Patients. PLoS One. 2014 Feb 28;9(2):e90164. doi: 10.1371/journal.pone.0090164. eCollection 2014.