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16 Febbraio 2015

Infiammazione intestinale in FC: studio dei marcatori utili per identificarla e del suo impatto sullo stato nutrizionale

Laura Minicucci, Centro Regionale Ligure FC, Ist. G. Gaslini, Genova

Un trial clinico controllato per individuare quali sono i marcatori fecali più appropriati per definire la condizione di infiammazione intestinale in fibrosi cistica. La calprotectina risulta un marcatore utile, con livelli che aumentano tanto più quanto più lo stato nutrizionale è scadente.

Nella maggior parte dei pazienti con fibrosi cistica il quadro clinico di insufficienza pancreatica, che comporta l’incapacità da parte del pancreas di rendere disponibili gli enzimi digestivi, è caratterizzato da maldigestione e malassorbimento degli alimenti ed è causa di un insoddisfacente stato nutrizionale. Anche se la dieta ipercalorica e la somministrazione di enzimi pancreatici riescono a far fronte alla condizione di insufficienza pancreatica, a tutt’oggi il problema nutrizionale non è ancora del tutto risolto e, quindi, altre possibili cause sono state ipotizzate. Tra queste, si considera importante la condizione di cronica infiammazione intestinale, che è causata da un malfunzionamento della proteina CFTR in tutto l’apparato digestivo ed è associata a dismicrobismo (alterazione della composizione della flora batterica intestinale) e deficit di secrezione di bicarbonati. L’infiammazione cronica intestinale in FC non si associa, di regola, a sintomi caratteristici di altre malattie infiammatorie croniche intestinali, ma è evidenziata da quadri anatomici tipici. A tutt’oggi, non era stato ancora chiarito quali markers fecali potessero essere utili per evidenziare e seguire nel tempo l’evoluzione di questo quadro clinico. Gli Autori di questo lavoro (1) hanno studiato i livelli di tre marcatori fecali dell’infiammazione intestinale in un gruppo di pazienti FC.

Come soggetti di confronto sono stati studiati un gruppo di soggetti sani e un gruppo di pazienti affetti da morbo di Crohn, una grave malattia cronica intestinale caratterizzata da marcati aspetti infiammatori. In tutti i soggetti reclutati, oltre a parametri nutrizionali e di funzionalità respiratoria, sono stati indagati i livelli fecali di tre markers: calprotectina, S100A12 e osteoprotegerina. E’ stato inoltre studiata, nel gruppo FC, l’associazione tra i livelli di questi markers e i parametri clinici considerati.

Sono entrati nello studio soggetti di età compresa tra 0 e 18 anni, 28 nel gruppo FC, (22/28 con insufficienza pancreatica), 47 nel gruppo dei controlli sani e 30 nel gruppo con morbo di Chrohn. I livelli medi di calprotectina fecale sono risultati significativamente più elevati nel gruppo FC rispetto ai sani ma ridotti rispetto ai pazienti Chron. Importante il fatto che nell’ambito del gruppo FC solo i pazienti con insufficienza pancreatica hanno presentato valori superiori ai controlli sani. Gli altri due markers considerati (S100A12 e osteoprotegerina) presentavano valori simili fra FC e controlli sani, mentre apparivano molto più elevati nel morbo di Chrohn. Studiando in dettaglio le caratteristiche cliniche dei pazienti FC, è risultata una significativa correlazione tra alti livelli di calprotectina fecale e insoddisfacente stato nutrizionale, mentre non vi era correlazione con gli indici di funzionalità respiratoria.

Dai risultati di questo studio emergono le seguenti considerazioni: l’aumento di calprotectina fecale e non degli altri markers fecali considerati sembra rappresentativo della condizione di infiammazione intestinale, che è presente in FC, anche se non grave come in altre patologie croniche intestinali; i valori normali di calprotectina fecale nei 6 soggetti FC non insufficienti pancreatici dimostrerebbero che, in questi pazienti, portatori di un grado minore di malfunzionamento della CFTR, l’infiammazione intestinale non è presente; il livello di infiammazione intestinale, rappresentato da calprotectina fecale, è correlato con la gravità del deficit nutrizionale. Poter usufruire di un marker di semplice esecuzione per controllare lo stato della condizione infiammatoria a livello intestinale, può aiutare nel monitoraggio di nuovi protocolli nella gestione del problema nutrizionale, soprattutto quelli basati sulle nuove terapie che agiscono direttamente sulla proteina CFTR.

1) Dhaliwal J1, Leach S, Katz T, Nahidi L, Pang T, Lee JM, Strachan R, Day AS, Jaffe A, Ooi CY. Intestinal Inflammation and Impact on Growth in Children with Cystic Fibrosis.