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15 Febbraio 2007

In fibrosi cistica ci sono minori difese contro l’infezione da virus influenzale e maggiore risposta infiammatoria

G.M.

Le infezioni virali del tratto respiratorio sono abitualmente sottovalutate nel malato CF, mentre si tende ad attribuire più importanza alle infezioni batteriche. In realtà è noto che gli episodi di infezione virale e soprattutto quelli da virus influenzali possono essere responsabili di importanti esacerbazioni respiratorie, specie nel bambino piccolo, che danneggiano l’epitelio respiratorio e favoriscono l’attecchimento successivo e quindi l’infezione da parte di batteri. Un robusto studio condotto da 4 gruppi di ricerca del Lerner Research Institute di Cleveland si è posto il problema se l’epitelio CF possa avere alterazioni importanti nei meccanismi di difesa antivirus rispetto all’epitelio normale.

Operando su colture in vitro di cellule dell’epitelio bronchiale ricavate da soggetti CF e da soggetti non CF, i ricercatori di Cleveland hanno dimostrato che, a seguito di infezione da virus influenzale di tipo A, le cellule CF mettono in azione, nel corso delle prime 24 ore, un minor numero di geni deputati alla produzione di sostanze antivirali rispetto alle cellule non CF. D’altro canto le cellule CF presentano una risposta infiammatoria precoce (entro la prima ora) assai più potente rispetto alle cellule non CF, contribuendo così ad una consistente malattia respiratoria nei pazienti CF con infezione influenzale.

Ricordiamo che i meccanismi di difesa contro le infezioni e le reazioni infiammatorie dei tessuti interessati dall’infezione si basano, con una sequenza a cascata, sull’attivazione (induzione) di geni abitualmente silenti o poco attivi che presiedono alla sintesi di proteine con funzioni complesse (chemokine o citochine), alcune attive più direttamente contro l’agente infettante, altre facilitanti l’infiammazione, di cui l’aspetto dominante è l’attrazione di cellule (neutrofili in particolare) nella sede di infezione. Ebbene, nello studio in questione l’infezione influenzale ha modificato l’espressione di ben 228 geni nelle cellule normali in esame ma solo 101 geni in quelle CF. Di rilievo è la ridotta risposta di interferon alfa e gamma nelle cellule CF, da cui dipende la ridotta sintesi a valle di molte sostanze attive contro il virus, tra cui quelle che presiedono alla precoce eliminazione delle cellule infette (apoptosi), quelle che inibiscono le proteasi (enzimi che favoriscono l’ingresso del virus nelle cellule), quelle che costituiscono antibiotici naturali (peptidi antimicrobici). Si ha invece nelle cellule CF un notevole incremento nella produzione di un importante fattore infiammatorio, la citochina IL-8 che ha tra l’altro la funzione di attrarre nel sito di infezione molte cellule infiammatorie, che poi vengono dallo stesso IL-8 attivate.

In sintesi, almeno negli esperimenti in vitro, l’infezione da virus influenzale provoca in CF una precoce esaltata risposta infiammatoria a fronte di una ridotta produzione di sostanze antivirali.

E’ qui il caso di ricordare che proprio contro questa infezione, potenzialmente assai dannosa, viene fortemente raccomandata la vaccinazione anti-influenzale nei malati CF.

Weiling Xu, et al. Cystic fibrosis and normal human airway epithelial cell response to Influenza A viral infection. J Interferon Cytokine Res. 2006;26:609-627