I Micobatteri Non Tubercolari (NTM) costituiscono un insieme di più di 160 specie di batteri che si trovano naturalmente nell’ambiente e hanno la caratteristica di comportarsi come “opportunisti”. Opportunista è quel microrganismo che abitualmente agisce come poco o affatto virulento, ma può diventare patogeno approfittando di una condizione di minor resistenza o di condizioni predisponenti dell’ospite. Il muco particolare dei polmoni dei soggetti con fibrosi cistica è una condizione predisponente e vi è il rischio che in quella sede il micobatterio dia origine a un processo infettivo che può diventare cronico, dannoso e difficile da risolvere.
Per queste ragioni gli NTM negli ultimi anni sono oggetto di particolare interesse. Segnaliamo questo studio (1) che ha sfruttato i dati del Registro FC inglese per indagare in particolare se la presenza di NTM sia in aumento nei soggetti considerati finora meno suscettibili, cioè bambini e adolescenti. Esaminando circa 5.000 malati (presenti in Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord), di età inferiore ai 16 anni, negli anni 2016-2017-2018 si è visto che il numero di quelli segnalati per avere almeno una volta un micobatterio nell’esame batteriologico dell’escreato è stato simile: ogni anno intorno al 3.5% del totale. Ma nel 2010, fanno notare gli autori, era solo dell’1.3%. Quindi c’è stato un netto aumento, a cui ha fatto seguito una stabilizzazione, attribuita dagli autori all’applicazione, anche nei confronti degli NTM, di misure di prevenzione della trasmissione interpersonale.
Molti aspetti dell’infezione da NTM sono ancora poco noti: per esempio in questo lavoro non si sa se la presenza del micobatterio corrispondesse allo stato di malattia polmonare da NTM, la cui diagnosi viene fatta solo in presenza di ben definiti criteri e rappresenta la condizione in cui il batterio da opportunista diventa patogeno. Non si sa quante volte gli NTM siano stati cercati e con quanta omogeneità di metodo microbiologico: sembra di capire che il dato è riportato nel Registro perché da un certo periodo in poi l’indagine è stata applicata come procedura di routine almeno una volta all’anno. In sostanza c’è bisogno di affrontare anche con omogeneità di approccio clinico questo problema emergente. Inoltre, qui sono considerati solo soggetti di età inferiore a 16 anni, mentre vi sono buone ragioni per pensare che oltre i 16 anni l’incidenza del micobatterio possa essere anche più elevata. E sul piano della ricerca segnaliamo che, tra i nuovi progetti FFC 2020, ben tre sono dedicati agli NTM: i progetti FFC#12/2020 e FFC#14/2020 mirano a trovare nuovi antibiotici, mentre FFC#23/2020 si propone di studiare se vi sono delle caratteristiche (marcatori biologici) presenti sia nel micobatterio che nelle cellule di difesa del malato FC che possano predire lo sviluppo di una malattia polmonare da NTM.
1) Abidin NZ, Gardner Ai, Robinson HL et al. “Trends in nontuberculous mycobacteria infection in children and young people with cystic fibrosis“, Journal of Cystic Fibrosis