Dai dati del registro nord americano emerge la diminuzione di Pseudomonas aeruginosa e l’aumento di Stafilococco aureo meticillino-resistente. Forse in aumento i Micobatteri Non Tubercolari.
I dati ottenuti da uno studio restrospettivo (1) sui dati del registro della Cystic Fibrosis Foundation (CFFPR) dal 2006 al 2012, ci fanno capire come cambia la microbiologia delle basse vie aeree dei pazienti con fibrosi cistica (FC) nel tempo.
Lo studio prende in esame l’incidenza (comparsa per la prima volta) e la prevalenza (conferma della presenza) dei più comuni batteri FC e svolge l’indagine raggruppando i pazienti in classi di età. Una precedente analisi eseguita dal 1995 al 2005 aveva rilevato, riguardo ai batteri principali, un aumento sia dell’incidenza che della prevalenza di Stafilococco meticillino-sensibile (MSSA) e meticillino-resistente (MRSA), mentre registrava un marcato declino sia di Pseudomonas aeruginosa (PA) che di Burkholderia cepacia complex (BCC).
Questa indagine, che copre gli anni 2006-2012, conferma i dati della precedente analisi e rende le osservazioni più robuste in quanto nel frattempo è aumentata la frequenza con cui vengono eseguite le indagini batteriologiche.
Entrando nel dettaglio, sono stati analizzati i dati provenienti da oltre 30.000 pazienti censiti dal CFFPR, con un incremento dei soggetti con 4 o più colture/anno dei secreti respiratori (35% nel 2006; 48% nel 2012). Un primo dato di rilievo è che i 18 anni segnano un cambiamento riguardo al tipo di batterio più diffuso e abitualmente riscontrato nei malati; prima di quell’età è l’MSSA, dopo è PA. Questo non vuol dire che le notizie riguardo PA siano cattive, anzi: dal 2006 al 2012 la sua prevalenza come la sua incidenza diminuiscono in tutte le classi d’età. Secondo gli autori questo è il frutto dell’applicazione di strategie per impedire la trasmissione del batterio fra pazienti e forse dei trattamenti che mirano a eradicarlo. Anche per la temibile BCC dati buoni: a tutte le età diminuisce la prevalenza e nelle età più basse diminuisce anche l’incidenza. Invece il batterio che acquista rilievo è lo Stafilococco: la sua forma più trattabile ha un’incidenza crescente fra gli adulti; ma è soprattutto il meno trattabile MRSA che ha incidenza e prevalenza in netto aumento a tutte le età. Secondo gli autori, questo comportamento di MRSA in FC è in linea con quanto si osserva anche in pazienti non-FC e sarebbe quindi riconducibile a un’acquisizione di ceppi ospedalieri piuttosto che ambientali. Questa ipotesi sembra avvalorata da studi in cui misure di prevenzione e controllo delle infezioni specifiche riducono le infezioni da MRSA in centri FC pediatrici.
Infine gli autori sottolineano l’importanza crescente dei micobatteri non tubercolari (NMT) e in particolare di un loro sottogruppo (Micobatterio Avium Complex o MAC). L’osservazione è però ristretta agli ultimi due anni, 2010-2012, periodo in cui per NTM e MAC il numero di esami colturali è aumentato dal 45% nel 2010 al 54% nel 2012. Questo può aver influenzato il rilievo sulla prevalenza, che nei soggetti adolescenti e adulti sembrerebbe aumentata in modo significativo.
1. Salsgiver EL, Fink AK, Knapp EA, LiPuma JJ, Olivier KN, Marshall BC, Saiman L. Changing Epidemiology of the Respiratory Bacteriology of Patients with Cystic Fibrosis. Chest. 2015 Jul 23. doi: 10.1378/chest.15-0676. [Epub ahead of print]