Gli autoanticorpi sono anticorpi (speciali gamma-globiline) che vengono prodotti nell’organismo umano e diretti contro alcuni tessuti dell’organismo stesso. Vi sono malattie, denominate “autoimmuni”, in cui questo meccanismo di “autoaggressione” è preponderante: tra queste, le più comuni sono il diabete tipo I, la tiroidite di Hashimoto, l’artrite reumatoide e parecchie altre. Non raramente le persone con FC ci segnalano che sono stati riscontrati autoanticorpi negli esami del loro sangue. Ci paiono di rilievo i risultati ottenuti in un recente studio francese su 144 adulti CF (1) in cui ben il 78% dei malati presentava uno o più tipi di autoanticorpi nel siero, anche se solo tre pazienti avevano una documentata malattia autoimmune associata ad FC. I più frequenti erano gli anticorpi anti- Saccharomyces cerevisiae (ANCA), ma molto comuni erano anche gli autoanticorpi anti- citoplasma leucocitario (ASCA) e gli anticorpi anti-nucleo (ANA). Vi erano poi, tra gli altri, anticorpi anti-gliadina, anti-actina ed in tre casi vi erano anticorpi anti- tireoperossidasi (quelli elevati nella tiroidite) con normali test di funzione tiroidea e completa assenza di sintomi clinici di tiroidite. Gli autori ipotizzano che questa spiccata presenza di autoanticorpi nella fibrosi cistica, del cui significato e delle cui conseguenze pochissimo si sa, sia in realtà un fatto non specifico ma secondario alla infezione polmonare cronica tramite la forte risposta infiammatoria e la ipergammaglobulinemia che l’accompagna. Lo studio indica anche che la presenza a titolo elevato di autoanticorpi ANCA o ASCA IgA si associa in genere a situazioni più gravi di malattia. polmonare.
1. Lachenal F, et al. Prevalence and clinical significance of autoantibodies in 144 adults with cystic fibrosis. Eur. Respir. J. 2009 May 14 (Epub)