Richiama un certo interesse questo studio dell’Università di Pensilvania (1), in cui una sostanza derivata dalle piante, il resveratrol, ha mostrato in vitro capacità di potenziare sostanzialmente l’attività di CFTR normale su epitelio di mucosa nasale ad un livello comparabile a quello di ivacaftor. Quello che sorprende è anche il dato che il composto è in grado di attivare la funzione di CFTR-DF508 qualora la proteina mutata venga corretta (cioè fatta maturare e portata sulla membrana cellulare) per effetto di bassa temperatura (la bassa temperatura sui 27° C, come noto, consente di recuperare buona parte di CFTR-DF508).
Si tratta di uno studio condotto in vitro su epitelio nasale derivato da soggetti con rinosinusite cronica che hanno subito un intervento chirurgico a livello nasale. Il resveratrol è una sostanza ben nota, un polifenolo, appartenente alla famiglia dei bioflavonoidi, abbondantemente presente in natura soprattutto nei frutti rossi, nell’uva, nei frutti dell’ananas. Del composto si conoscono già proprietà antiinfiammatorie e antiossidanti. L’azione su CFTR è nozione nuova e si esplicherebbe attraverso un legame diretto con la proteina CFTR. L’attivazione del canale del cloro CFTR avverrebbe aumentando la probabilità di apertura del canale. Da questo deriverebbe un aumento del fluido secreto attraverso le cellule epiteliali con aumento dello spessore del liquido che riveste la supeficie delle cellule epiteliali (chiamato ASL) ed entro il quale battono le cilia vibratili per realizzare la pulizia delle vie aeree (clearance muco ciliare), con relativa protezione dal ristagno di batteri e sostanze nocive inalate.
Gli autori della ricerca preconizzano la possibilità di impiego con somministrazione locale nel trattamento della assai comune rinosinusite cronica in soggetti non CF. Noi ci chiediamo perché gli stessi autori non accennino alla possibilità che questa sostanza possa essere impiegata anche come potenziatore di CFTR nei soggetti con mutazioni di gating (tipo G551D) o quelli con funzione CFTR residua (potenziando la quota “sana” di CFTR) o addirittura quelli con mutazione DF508 una volta recuperata tramite farmaci correttori. E’ presumibile che la ragione sia dovuta al fatto che l’effetto potenziatore in questo studio è stato ottenuto con concentrazioni molari della sostanza enormemente più alte di quelle impiegate per ottenere l’effetto potenziatore con ivacaftor e quindi non sappiamo quanto tali concentrazioni siano biologicamente tollerabili. Si potrebbe ipotizzare la possibilità di impiegare resveratrol per aerosol, quindi con un’azione topica come quella ottenuta in questo studio, ma l’ipotesi di efficacia con un trattamento topico è tutta da dimostrare, anche perché si porrebbe il problema di raggiungere con l’aerosol una sufficiente rete periferica di diramazioni bronchiali, assai difficile da raggiungere. Certamente il resveratrol è una sostanza che ha dimostrato caratteristiche di sicurezza ed il cui costo di produzione sarebbe assai contenuto.
1. Zhang S, et al. Resveratrol enhances air way surface liquid depht in sinonasal eiphelium by increasing cystic fibrsosis trasmembrane conductance regulator open probability. Plos One 2013; Nov 25. DOI:10.1371/journal.pone.0081589