Vi è oggi un notevole interesse a setacciare i numerosi composti estratti dalle erbe, tradizionalmente impiegate nella medicina orientale per varie malattie, per valutare se alcuni di essi possono avere qualche effetto di recupero sulla proteina CFTR difettosa e quindi sul difettoso trasporto di cloro, tipico della fibrosi cistica. E’ il caso di una famiglia di composti della cumarina, selezionati con adeguate tecniche di analisi da un gruppo di ricercatori cinesi. Essi hanno esaminato 386 diversi composti trovando che alcuni composti della cumarina hanno la capacità di riattivare il trasporto di cloro legato al canale CFTR in cellule epiteliali umane affette da fibrosi cistica (1).
Naturalmente l’effetto potenziatore è stato ottenuto su cellule in cui la proteina CFTR mutata DF508 era stata fatta migrare alla loro superficie abbassando la temperatura di coltura. L’effetto, misurato con tecniche di fluorescenza e di elettrofisiologia, è stato notevole in particolare per due composti della cumarina: l’imperatorina e l’ostolo. I composti della cumarina sono presenti in molte piante medicinali cinesi, quali il Cnidium monnieri e Angelica pubescens. Attendiamo su queste ed altre sostanze con effetto curativo in vitro di vedere gli sviluppi verso studi in vivo su modelli animali e speriamo poi sull’uomo. Il vantaggio di questi composti naturali è quello che essi sono già stati largamente impiegati nell’uomo e se conosce pertanto almeno la tollerabilità.
1. Xu Li-Na, et al. Identification of natural coumarin compounds that rescue detective DF508-CFTR chloride channel gating. Clin Exper Pharmacol Physiol. 2008;35:878-883