Sei in Home . La Ricerca . Progressi di ricerca . Andamento clinico di colostasi e ileo da meconio in bambini con FC

17 Febbraio 2014

Andamento clinico di colostasi e ileo da meconio in bambini con FC

G. Borgo

Qual è il problema

Conoscere meglio le più precoci manifestazioni della malattia FC: colostasi e ileo da meconio

Che cosa si sa

Alcuni studi hanno indicato che i bambini che nascono con ileo da meconio avrebbero maggior rischio di sviluppare in seguito epatopatia FC. La colostasi (stasi della bile conseguente aumento dei livelli di bilirubina nel sangue) è il primo sintomo di un interessamento epatico in FC, ma non si conosce se si associ all’ileo da meconio e alle manifestazioni di epatopatia FC nelle età successive

Che cosa aggiunge questo studio

Non conferma l’associazione fra ileo da meconio e successivo sviluppo di epatopatia. Mostra invece che la colostasi è complicanza abbastanza rara in FC, spesso associata all’ileo da meconio.

Premesse ed obiettivo

La prima manifestazione riguardante il fegato in FC è la colostasi ovvero il rallentamento del flusso biliare che normalmente si svolge portando la bile dal fegato all’intestino, con conseguente aumento nel sangue della bilirubina, uno dei principali pigmenti che compongono la bile. L’aumento della bilirubina conferisce alla cute, alle mucose e alla sclera dell’occhio la caratteristica colorazione giallastra. E’ una manifestazione abbastanza rara e poco studiata. Non sappiamo se sia in qualche modo collegata allo sviluppo successivo dell’epatopatia FC, una complicanza frequente nella sua forma mite, più rara nella forma a evoluzione severa con cirrosi e ipertensione portale. E’ stato segnalato invece in passato da alcune ricerche che l’ileo da meconio sarebbe associato a un rischio cinque volte maggiore di comparsa successiva di epatopatia FC (1). Quindi questo studio (2), che esamina una vasta casistica di neonati su un ampio intervallo di tempo, vuole determinare l’incidenza di colostasi nei neonati FC, quali siano i fattori che favoriscono la sua presenza e se la colostasi e/o l’ileo da meconio si associno allo sviluppo successivo di epatopatia FC.

Materiale e metodo

Nell’arco di 26 anni (gennaio 1986-Dicembre 2011) hanno fatto riferimento al Children’s Hospital Westmead di Sydney-Australia 403 bambini con fibrosi cistica. 71 di questi (17,6%) sono stati diagnosticati in base a ileo da meconio e 314 (77,9%) per screening neonatale. 18 (4,5%) sono sfuggiti allo screening e diagnosticati in seguito per sintomi. La colostasi è stata diagnosticata nell’ambito delle indagini di funzionalità epatica e definita come presenza di bilirubina coniugata maggiore di 17 µmol/L e/o almeno il 20% del livello di bilirubina totale. E’ stata considerata epatopatia FC la compromissione epatica caratterizzata da cirrosi multi-lobulare e ipertensione portale.

Risultati

L’incidenza complessiva di colostasi in questa coorte di pazienti è stata del 5,7%. Hanno presentato colostasi 19 lattanti con ileo da meconio (MI= 27,1%) e 4 di quelli senza ileo da meconio (non MI= 1,2%), e la differenza è statisticamente significativa. La colostasi è stata diagnosticata all’età mediana di 8 giorni nel gruppo dei MI e di 49,5 giorni nel gruppo dei non-MI; ha portato a livelli di bilirubina più alti nei MI. Però si è risolta in tutti i bambini, anche se piuttosto tardivamente: all’età mediana di 9,2 mesi (range 0,8-53,2) nel gruppo MI e di 10,2 mesi (range 2,0-19,4) nel gruppo non MI. Per fluidificare la bile, 5 bambini nel gruppo dei MI sono stati mesi in terapia con UDCA (acido ursodeossicolico) per un periodo variabile delle 8 alle 24 settimane, in un caso la terapia si è protratta per 5 anni. La maggioranza dei pazienti con colostasi non ha sviluppato epatopatia FC: l’ha fatto solo un numero ristretto, pari al 13% (3/23) e l’osservazione è stata condotta per un periodo prolungato (un totale di 282 anni-paziente); la percentuale non è risultata significativamente diversa dal 6,1% (23/378) dei pazienti senza colostasi. Passando a considerare le caratteristiche dei pazienti con ileo da meconio e paragonando quelli con ileo e colostasi (19) a quelli con ileo senza colostasi (50) , si è visto che l’incidenza di MI di particolare gravità (“complicato”, vale a dire combinato con altre malformazioni o complicanze intestinali: volvolo, atresia intestinale, perforazione, peritonite meconiale) era significativamente più alta nel gruppo di quelli con colostasi. Infine, riguardo al rapporto fra ileo da meconio ed epatopatia FC, ha sviluppato epatopatia il 7,2% di 69 bambini con MI, rispetto al 6,3% di 332 pazienti senza MI e la differenza non è statisticamente significativa.

Conclusioni

In questo studio la colostasi risulta complicanza piuttosto rara nei neonati FC. Il maggior fattore di rischio per la sua comparsa è rappresentato dall’ileo da meconio, soprattutto se questo è complicato da anomalie malformative e/o complicanze. Non sembra esserci associazione fra colostasi e successiva comparsa di epatopatia FC, così come sembra improbabile che l’ileo da meconio abbia un ruolo nello sviluppo successivo di epatopatia FC.

1) Colombo C, Battezzati PM, Crosignani A et all: “Liver disease in cystic fibrosis : a prospective study in incidence, risk factors and outcome” Hepatology 2002; 36:1374-82

2) Leeuwen L, Magoffin AK, Fitzgerald DA, Cipolli M and Gaskin KJ “Cholostasis and meconi ileo in infanta with cystic fibrosis and their clinical outcomes” Arch Dis Child 2014, January 16