Una ricerca di un gruppo dell’Università di Stanford (California) ha analizzato estensivamente le mutazioni del gene CFTR in 50 adulti in cura per bronchiettasie a causa non definita o per infezione polmonare cronica da micobatteri non tubercolari. Dieci di questi pazienti risultarono affetti da fibrosi cistica, ciascuno con una doppia mutazione ed un test del sudore con livelli di cloro compresi tra 41 e 78 meq/L. Questi pazienti si presentavano con una significativa magrezza. Mutazioni CFTR furono riscontrate comunque anche in pazienti non classificabili come CF: complessivamente furono riscontrate 33 mutazioni CFTR patologiche in 26 dei 50 pazienti analizzati. In prevalenza erano in causa mutazioni poco frequenti nella popolazione generale e comunque del tipo “mild”, cioè mutazioni che non comportano insufficienza pancreatica. Queste mutazioni sembrerebbero anche non comportare livelli molto elevati di cloro nel sudore.
Questo studio conferma in sostanza quanto già noto: vi sono mutazioni del gene CFTR che si accompagnano a manifestazioni miti di fibrosi cistica, che arrivano tardivamente alla diagnosi. nei casi di questo studio poi la diagnosi non sarebbe forse mai arrivata se non si fosse proceduto ad una analisi estensiva delle mutazioni CFTR, cioè considerando molte più mutazioni di quelle che si esaminano abitualmente ad un primo step. E’ possibile forse che altre mutazioni rare sarebbero state trovate in questi soggetti se si fosse ulteriormente indagato con un sequenziamento completo del gene CFTR. Evidentemente, il tipo di mutazioni che si trova in queste forme “atipiche” (bronchiettasie isolate), forse anche allo stato eterozigote, riducendo la quantità di proteina CFTR funzionante, predispone ad una condizione di precarietà bronchiale che porta alla lunga alla formazione di bronchiettasie (sfiancamento della parete bronchiale, ristagno di secrezioni e infezione) o facilita l’attecchimento di micobatteri atipici. Questa predisposizione viene invocata anche per i soggetti che presentano una sola mutazione CFTR: tali soggetti potrebbero avere una seconda mutazione o variante nel cromosoma gemello che la pur estesa analisi di questi studiosi non ha potuto mettere in evidenza.
Questo studio ripropone la raccomandazione che i soggetti adulti con una storia di bronchiettasie e magari di infezione polmonare da micobatteri atipici vengano esaminati per la possibile diagnosi di fibrosi cistica, ma anche per la possibile condizione di portatori di gene CFTR mutato.
1. Ziedalski TM, et al. Prospective analysis of cystic fibrosis transmembrane regulator mutations in adults with bronchiectasis or pulmonary nontuberculous mycobacterial infection. Chest. 2006;130:937-938