Un gruppo di ricercatori della facoltà di medicina della Johns Hopkins University (1) ha studiato la relazione tra livello di aderenza alle cure e la probabilità di esacerbazioni polmonari (da trattare con antibiotico in vena) e il declino della funzionalità respiratoria nell’arco di 12 mesi.
In totale sono stati arruolati 95 pazienti FC (età 7-18 anni=47; età >18 anni=48) seguiti regolarmente presso questo centro di cura. Sono stati presi in esame 4 farmaci di largo uso per la cura della pneumopatia cronica FC: pulmozyme, tobramicina aerosol, azitromicina e soluzione ipertonica. Per ognuno di questi è stato calcolato un indice (MPR) che può indicare i giorni effettivi di utilizzo da parte del paziente a cui è stato prescritto. L’MPR corrisponde infatti alla somma di tutti i giorni di trattamento per i quali il farmaco viene fornito realmente dalla farmacia, diviso per il numero di giorni di trattamento prescritti teoricamente dal medico per uso cronico nell’arco dei 12 mesi di studio; il risultato di questo calcolo è stato poi rapportato a 100 ottenendo così una percentuale. I dati per calcolare questo indice derivano dalle schede di erogazione del farmaco registrate dalla farmacia e dalle schede di prescrizione del farmaco registrate dal medico.
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L’MPR è un metodo oggettivo utilizzato anche in altri studi clinici per valutare il livello di aderenza alle cure prescritte da parte del paziente. Da questo indice è stato poi ricavato un altro indice (MPR composto), derivato dal precedente, che invece rende conto della media dei giorni effettivi di utilizzo non del singolo farmaco, ma di un insieme di farmaci.
Le ipotesi allo studio erano:
1) una bassa aderenza alle cure può essere associata ad una maggiore frequenza di esacerbazioni polmonari e ad un maggiore declino del FEV1;
2) pazienti con maggiore aderenza alle cure riescono a mantenere più stabile nel tempo la loro funzionalità polmonare.
13 pazienti (14%) assumevano solo 1 farmaco; 22 (23%) assumevano 2 farmaci; 41 (43%) assumevano 3 farmaci; 19 (20%) assumevano 4 farmaci.
Il regime farmacologico prescritto più comunemente (37%) per trattare la pneumopatia cronica FC è risultato essere: azitromicina+pulmozyme+tobramicina aerosol.
Questi i risultati: il farmaco con minore aderenza è risultato essere la soluzione ipertonica (MPR medio =49%; range = 0-85%); il farmaco con maggiore aderenza è risultato essere l’azitromicina (MPR medio =76%; range = 49-90%). Il livello di aderenza ad un singolo farmaco (MPR) è risultato fortemente correlato con il livello di aderenza ad un insieme di farmaci (MPR composto). L’età non è sembrata avere influenza sul livello di aderenza ai farmaci. Per approfondire meglio la relazione tra aderenza alle cure e variazione del FEV1 l’MPR composto è stato suddiviso in 3 categorie: assumendo 100% come il massimo di aderenza alle prescrizioni, 28 pazienti avevano l’aderenza massima (80-100%), 31 avevano aderenza media (50-80%) e 36 avevano aderenza bassa (<50%). Solo i pazienti con un’aderenza fra 80 e 100% registravano un guadagno, seppure minimo, del FEV1 pari a 0.53% nei 12 mesi dello studio (il che significa, in sostanza, una stazionarietà dei valori); tutti gli altri, nello stesso periodo, registravano un calo, seppure modesto del FEV1. In particolare risultava vantaggiosa l’aderenza all’uso di pulmozyme e azitromicina.
I risultati di questo studio evidenziano l’importanza di monitorare costantemente l’aderenza alle cure del malato: la possibilità di avere un sistema di documentazione elettronica, di facile accesso e consultazione, che indicasse oggettivamente il consumo reale dei farmaci da parte dei pazienti potrebbe essere d’aiuto e potrebbe fornire indispensabile supporto alla comunicazione medico-paziente sullo stesso tema.
1. Eakin MN, Bilderback A, Boyle MP, Mogayzel PJ, Riekert KA. Longitudinal association between medication adherence and lung health in people with cystic fibrosis. J Cyst Fibros 2011(10):258-64
Natalia Cirilli
Centro Regionale FC, Ospedale G. Salesi, Ancona