La gran parte dei malati CF con infezione polmonare cronica da Pseudomonas aeruginosa affronta trattamenti di lunga durata con aerosol antibiotico. L’efficacia di un tale trattamento (in genere due inalazioni al giorno) dipende ovviamente da quanto il paziente rispetta il regime prescritto. Uno studio, condotto presso il Centro CF adulti di Leeds in Inghilterra, ha inteso verificare l’entità di aderenza al trattamento aerosolico con colimicina in un gruppo di 38 pazienti adulti di età media 24,6 anni (1). La somministrazione del farmaco era fatta con un nebulizzatore tecnicamente molto avanzato (il Prodose), con inalazione attivata dal respiro e tempi ridotti di inalazione rispetto ai nebulizzatori tradizionali. Lo strumento era corredato di un congegno elettronico che consentiva di misurare oggettivamente come e quando lo strumento era usato e di comparare quindi questi dati con le informazioni derivanti dalla prescrizione.
Lo studio è durato 12 settimane. Sono stati misurati tre indici di aderenza: la percentuale media di tempo in cui era usato il nebulizzatore è risultata del 50% rispetto al prescritto; la percentuale di giorni di completa aderenza alla prescrizione è risultata del 31,6%; la percentuale media di giorni in cui il nebulizzatore era stato usato almeno una volta al giorno è risultata del 57,1%. Nel complesso quindi un’aderenza al trattamento piuttosto bassa, che potenzialmente potrebbe avere importanti conseguenze sull’efficacia del trattamento stesso. Vi era grande variabilità da caso a caso. Il grado di aderenza non risultava legato a particolari fattori salvo che all’età: i soggetti più giovani erano i meno aderenti.
Uno studio analogo è stato compiuto presso il centro di Liverpool, con lo stesso tipo di nebulizzatore, su un gruppo di 28 bambini in trattamento aerosolico per infezione da Ps aeruginosa (2). Lo studio è durato un anno. Qui i risultati sull’aderenza sembrano meno pessimistici: l’aderenza complessiva mensile variava dal 60 al 70%. Anche in questo studio grande variabilità tra i pazienti. Il grado di aderenza era migliore nella somministrazione serale (75%) rispetto a quella del mattino (58%).
Viene giustamente osservato che l’attesa che i moderni nebulizzatori facilitino la fedeltà dei malati alla prescrizione terapeutica viene piuttosto frustrata da questi studi: i curanti dovrebbero essere consapevoli che non basta un apparecchio nebulizzante sofisticato che faccia guadagnar tempo nelle cure per assicurare una buona aderenza al trattamento. Occorre investire molto nell’educazione dei pazienti e nel monitoraggio frequente della loro comprensione del trattamento e della sua applicazione coerente.
1. Latchford G, et al. Adherence to nebulised antibiotics in cystic fibrosis. Patient Education and Counseling. 2009;75:141-144
2. McNamara PS, et al. Open adherence monitoring using routine data download from ad adaptive aerosol delivery (AAD) nebuliser in children with cystic fibrosis. J Cyst Fibros. 2009;8:258-263