Le mutazioni che causano fibrosi cistica possono essere suddivise in diverse classi a seconda del meccanismo attraverso il quale determinano la perdita di funzione della proteina CFTR. La ricerca ha permesso di identificare composti chimici, o modulatori, che possono recuperare la funzione di CFTR. Ma non tutte le mutazioni appartenenti a una stessa classe rispondono allo stesso modo ai diversi modulatori di CFTR. Molti pazienti, inoltre, hanno delle mutazioni non caratterizzate, la cui responsività ai trattamenti rimane da determinare. Devono quindi essere sviluppati degli approcci personalizzati per il trattamento del difetto di base in fibrosi cistica. Le colture primarie di cellule nasali derivate da pazienti FC, prelevate attraverso brushing nasale, permettono di valutare in maniera poco invasiva l’attività di CFTR e l’effetto dei modulatori sui singoli pazienti. L’obiettivo principale del progetto è di determinare la risposta a diversi modulatori attraverso l’uso di queste colture. Il saggio potrà essere usato per indagare la risposta individuale del malato che possiede mutazioni CFTR suscettibili a farmaci modulatori già approvati. Inoltre, per studiare se gli stessi farmaci possono essere efficaci anche per mutazioni non ancora incluse nell’approvazione ufficiale o conosciute per mostrare scarsa risposta clinica ad altri composti. Nel caso di mutazioni che comportino difetto di maturazione della proteina CFTR sarà saggiata anche l’efficacia di un nuovo composto inibitore della proteina RNF5, oggetto del precedente progetto FFC#9/2017, in modo da conoscere la possibilità di sviluppare le associazione farmacologiche più promettenti.
CHI HA ADOTTATO IL PROGETTO

€ 70.000

€ 16.000
Delegazione FFC di Montescaglioso

€ 8.000