Partendo dall’osservazione che molti pazienti con pancreatite idiopatica hanno almeno una mutazione CFTR, si intende studiare quali altri geni mutanti vi siano implicati. Saranno studiati anche casi con pancreatite CFTR-correlata, quindi con doppia mutazione CFTR in assenza di manifestazioni tipiche della fibrosi cistica. Utilizzando organoidi intestinali, sviluppati da staminali di epitelio rettale ottenuto da minima biopsia, si valuteranno con metodi elettrofisiologici, nelle cellule epiteliali di questi pazienti, i flussi di elettroliti, cloro ma anche bicarbonato, con l’intento di verificare l’efficacia dei nuovi modulatori di CFTR nel ripristinare il normale trasporto di fluidi e ioni, in prospettiva terapeutica della pancreatite.
CHI HA ADOTTATO IL PROGETTO

€ 21.500

€ 21.500
Delegazione FFC di Vigevano

€ 47.000