Il fenomeno della resistenza antimicrobica, cioè la capacità dei microrganismi di resistere al trattamento con antibiotici, è in aumento in tutto il mondo rendendo problematica la terapia di molte infezioni. Questo fenomeno è di estrema rilevanza per le persone con fibrosi cistica (FC), che sono più soggette alle infezioni da patogeni opportunisti come il Mycobacterium abscessus (Mab).
Mab è causa di malattie polmonari croniche ed è stato associato a scarsi risultati clinici nella popolazione di persone con FC, specialmente dopo il trapianto di polmone. Inoltre, la terapia farmacologica con Mab è estremamente lunga e richiede fino a 2 anni di trattamenti, con effetti collaterali rilevanti, tra cui nausea grave, sordità e compromissione della funzionalità epatica.
Mycobacterium abscessus è intrinsecamente resistente a molti farmaci, a causa dell’acquisizione di forme di resistenza multifarmaco (MDR). Poche nuove formulazioni di farmaci attive contro Mab sono presenti nello sviluppo preclinico e clinico.
I batteriofagi sono virus evoluti per riconoscere con elevata specificità i batteri e non altri ospiti come gli umani (e perciò sono assolutamente sicuri nei confronti dell’uomo). Il progetto si propone di sfruttare la specificità dei batteriofagi per combattere le infezioni da Mycobacterium abscessus.
Una volta individuate e selezionate specifiche proteine di batteriofagi anti-Mab, queste verranno fuse a un anticorpo che istruirà le cellule del sistema immunitario dell’ospite a eliminare i batteri patogeni. Il trasporto alle cellule bersaglio dell’anticorpo di fusione avverrà grazie a nanoparticelle polimeriche, chiamate polymersomes (dal greco corpo di polimeri). L’anticorpo così prodotto sarà in grado di riconoscere e colpire selettivamente Mab senza indurre resistenza agli antibiotici.
Antimicrobial resistance, i.e. the ability of microorganisms to withstand antimicrobial treatments, is one of the most serious global public health threats in this century. Resistant infections can be difficult, and sometimes impossible, to treat. This phenomenon is of extreme relevance for people with cystic fibrosis (CF), as they are more prone to infections by opportunistic pathogens such as the Mycobacterium abscessus (Mab). Mab causes indeed chronic pulmonary disease, and has been associated with poor clinical outcomes in the CF patients population, especially following lung transplantation. Mab drug therapy is extremely long, taking up to 2 years of treatments. It is based on antibiotic regimens with substantial side effects, including severe nausea, deafness, and impaired liver function and its failure causes an accelerated lung function decline. Mycobacterium abscessus is also intrinsically resistant to many drugs, due to the acquisition of new multi-drug resistance (MDR) phenotypes. Few new drug formulations active against Mab are present in preclinical and clinical development, and new strategies are now mandatory.
Bacteriophages are viruses evolved to recognize bacteria only with high specificity, and not other hosts like humans (they are absolutely safe in this sense towards humans).
The research project presented here aims to use bacteriophages to treat mycobacterial lung infection. The researchers will copy and recreate specific bacteriophages proteins to design an antibody able to selectively kill Mab without inducing any antibiotic resistance. The antibodies will be delivered in cells infected by Mab thanks to polymeric nanoparticles.