Testare l’ipotesi che l’accumulo di proteina CFTR-DF508 immatura nelle cellule CF sia responsabile in parte dell’attivazione dei processi di esaltata infiammazione, impiegando farmaci correttori di CFTR per valutare il loro eventuale effetto nel contrastare l’infiammazione.
Studiare l’effetto dell’azitromicina sui fattori coinvolti nel produrre l’infiammazione polmonare, con l’intento di ottimizzare l’impiego antinfiammatorio di azitromicina e possibilmente quello di altre molecole con effetti simili o superiori.
Conoscere gli effetti speciali dell’antibiotico azitromicina in FC: agendo come antinfiammatorio può contribuire ad attenuare la malattia e allungare la vita dei malati.
Scoprire i meccanismi che sono alla base dell’infiammazione polmonare FC per allestire nuovi farmaci antinfiammatori.
Scoprire nuove cure contro l’infiammazione polmonare in fibrosi cistica attraverso lo studio di un antinfiammatorio naturale, la lipoxina 4.
Scoprire nuovi farmaci: identificare proteine protettive presenti anche nel fluido bronchiale dei malati FC.
Ancora una nuova strada per capire la dannosa infiammazione che si instaura a seguito dell’azione di batteri particolari nel polmone del malato di fibrosi cistica. Qui viene studiata una proteina che ha la funzione di sopprimere la risposta infiammatoria, con l’intento finale di poter agire su tale proteina per contenere l’infiammazione polmonare.
Comprendere cosa succede quando i batteri più comunemente responsabili di infezione broncopolmonare nella fibrosi cistica si attaccano e aggrediscono l’epitelio di rivestimento dei bronchi.
Mettere a punto un sistema non invasivo per la diagnosi prenatale, in modo da evitare la biopsia fetale; sviluppare strategie terapeutiche per bloccare il sistema NF-kB, principale responsabile dell’innesco di esaltata infiammazione in CF.