La promessa che, nonostante l’emergenza attuale, la Rete di ricerca di Fondazione continua a lavorare con determinazione per trovare una cura per tutti i malati di fibrosi cistica, non è solo uno slogan.
Per mettere la comunità FFC a parte di come è cambiata in queste settimane la vita nei laboratori e di come i ricercatori della Rete stiano garantendo continuità all’impegno di studio che si sono assunti, è stata avviata una Campagna Facebook, il primo post il 27 marzo.
Raccoglie testimonianze dirette che, assieme alle difficoltà del momento, agli aggiustamenti nel metodo di lavoro, condividono un percorso di ricerca che avanza motivato e senza interruzione.
“Molti volontari – dice il direttore scientifico, prof. Gianni Mastella – ci hanno trasferito la preoccupazione che tutti gli sforzi della ricerca vengano ora riservati al nuovo virus e che la promessa di trovare una soluzione alla fibrosi cistica subisca rallentamenti. Temono in altre parole di essere dimenticati, messi da parte. Per questo abbiamo voluto aprire le porte delle case e dei laboratori di un gruppo significativo di ricercatori FFC per vedere come si sono organizzati per tenere fede all’impegno preso con i tanti malati FC che ancora attendono una cura”.
La Campagna, iniziata con la testimonianza di Nicoletta Pedemonte dell’Istituto G. Gaslini di Genova, prosegue con gli interventi di Luigina Romani dell’Università degli Studi di Perugia, Luis Galietta dell’Università Umberto II di Napoli, Cristina Cigana del San Raffaele di Milano, Anna Cereseto dell’Università di Trento, Tiziano Bandiera dell’Istituto italiano di Tecnologia di Genova, Laura Lentini dell’Università di Palermo.
Contemporaneamente prosegue l’impegno della direzione scientifica e del comitato scientifico, con il supporto dei referi internazionali, per la selezione dei nuovi progetti di ricerca da avviare all’adozione nel 2020.