Caro Collega
Sono un medico specializzando in radiologia, presso il policlinico di Milano, in questi giorni mi e’ capitato di fare la tac ad una ragazza del ’72, malata di fc. dall’eta’ di 2 anni, venuta alla nostra osservazione in ps in stato di sub-occlusione intestinale, dalle varie indagini diagnostiche (siamo in attesa del referto del anatomo patologo, avendo fatto anche dei prelievi endoscopici)sembra che ci sia una formazione eteroplastica del retto-sigma, la mia domanda e’ volta a capire se vi e’ una possibile associazione tra la malattia e l’insorgenza di neoplasie, e se si in che termini rispetto la popolazione sana. Molto grato porgo distinti saluti
L’insorgenza di tumore maligno in fibrosi cistica è considerata tuttoggi un evento raro. Tuttavia, negli ultimi anni l’aumento dell’età dei malati e l’estendersi della pratica di trapianto d’organo, due ben noti fattori di rischio per il manifestarsi di eventi tumorali, hanno relativamente aumentato l’osservazione di casi di tumore in fibrosi cistica. Alcune informazioni in proposito ci vengono da uno studio epidemiologico condotto nel 2003 da un gruppo di ricercatori attivi presso l’Istituto Europeo di Oncologia con sede a Milano(1). Questi autori hanno lavorato su una popolazione di 28.858 pazienti FC inseriti nel Registro Nordamericano CF dal 1990 al 1999. Sono stati osservati 75 casi di tumore contro un numero atteso di 70 per quella popolazione. Complessivamente non appare esservi quindi un aumentato rischio di cancro per i malati CF rispetto alla popolazione generale. Tuttavia, si è osservato un numero più alto di quanto atteso di tumori del piccolo intestino, del colon e delle vie biliari: 23 casi osservati contro i 4,5 attesi (rischio di tumore intestinale aumentato di 5 volte ). Non pare esservi invece particolare rischio per tumori dello stomaco e del retto, mentre il rischio di altri tumori non è diverso da quello della popolazione generale. Il rischio di tumori del piccolo intestino, del colon e delle vie biliari, accanto a quello di linfoma, sembrerebbe ulteriormente aumentato nei soggetti sottoposti a trapianto d’organo, in misura peraltro non diversa da quella che si riscontra in tutti i soggetti che hanno ricevuto trapianto d’organo senza avere la fibrosi cistica.
1. Maisonneuve P, et al. Cancer risk in nontransplanted and transplanted cystic fibrosis patients: a 10-year study. J Natl Cancer Inst. 2003;95:381-7