Buongiorno. Per i bambini con fibrosi cistica è indicato effettuare la vaccinazione (facoltativa) per il Meningococco C? Se non fatta nei 15 mesi di vita, fino a che età è possibile farla, anche a 2 anni? Chiedo inoltre una vostra opinione in merito a un particolare episodio. Mia nipote ha effettuato tutte le vaccinazioni obbligatorie e anche diverse facoltative senza problemi. Aveva un appuntamento per il vaccino per Meningococco C e i medici, senza dire nulla esplicitamente, hanno instillato nei genitori una serie di dubbi e pensieri che fino ad allora non si erano mai posti riguardo i vaccini (per gli altri come detto non hanno mai detto nulla che potesse generare dubbi sulla loro efficacia o effetti collaterali). In particolare gli avvertimenti ripetuti più di una volta riguardavano l’efficacia limitata (statisticamente e nel tempo) di un farmaco che loro ritengono vecchio (Menjugate), che copre solo il ceppo C, per loro obsoleto (è l’unico che passa la nostra ASL) e poteva portare alcuni effetti collaterali (irrigidimento nuca e febbre). Ripeto, senza dire nulla esplicitamente, i genitori sono stati presi alla sprovvista da questi dubbi e si sono presi del tempo per riflettere. Successivamente si è scoperto che questi medici propendono per far acquistare privatamente (e con somministrazione privata) un vaccino che copre oltre il ceppo C anche i ceppi A, W, Y, di cui non conosco il nome commerciale. Ora, indipendentemente dalla buona fede o meno dei medici e dalle interpretazioni eventualmente errate dei genitori della bimba, vorrei un parere chiaro sulle vaccinazioni per il Meningococco. Vale la pena effettuare il vaccino per più ceppi (coniugato)? Qual è il farmaco migliore in assoluto (in termini di efficacia e di minimi effetti avversi)? Si consiglia (e fino a che età) anche il ceppo B? Potreste indicare i nomi dei migliori vaccini in commercio? Grazie.
La domanda è molto articolata e pone numerosi quesiti.
Il Meningococco (o Neisseria meningitidis) è un batterio che causa meningiti (infezioni delle membrane che avvolgono il cervello) e setticemie, gravi infezioni del sangue. Solo cinque tipi Meningococco (A, B, C, Y, W135) sono capaci di provocare malattia nell’uomo, anche se rimane sempre alto (approssimativamente il 30%) il numero delle infezioni segnalate per le quali non è disponibile conoscere lo specifico sierogruppo capsulare. La meningite B e la meningite C sono responsabili della maggior parte dei casi in Italia.
Le infezioni da Meningococco possono essere molto gravi, ma sono poco frequenti, con meno di 200 casi all’anno documentati e incidenza del fenomeno (n° di casi in un certo periodo di tempo) sostanzialmente stabile negli ultimi anni, tale che, a giudizio degli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, si può parlare di “epidemia mediatica”.
La vaccinazione è certamente lo strumento migliore per proteggersi dall’infezione.
Quando si verifica un caso di meningite da Meningococco, è importante identificare il più rapidamente possibile i contatti stretti da sottoporre a profilassi antibiotica. In particolare, è importante contattare i conviventi e coloro che hanno avuto rapporti con l’ammalato nei 7 giorni precedenti la data della diagnosi.
Quali sono le vaccinazioni disponibili contro i meningococchi?
I vaccini coniugati, che vengono preparati legando alcune proteine alle sostanze (polisaccaridi) della superficie del meningococco per rendere il vaccino più efficace anche nei primi mesi di vita.
I vaccini polisaccaridici, contro i sierotipi A, C, W135, Y, che si possono somministrare dai 2 anni di età perchè non sono in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età inferiore e hanno durata dell’efficacia limitata nel tempo (in media 3 – 5 anni).
Fino ad oggi sono disponibili vaccini contro i seguenti sierogruppi di meningococco:
Per chi è indicata la vaccinazione?
Alcuni pazienti dovrebbero essere protetti a qualsiasi età contro le malattie da Meningococco se presentano malattie di base come: talassemia (anemia mediterranea) e anemia falciforme, asplenia funzionale o anatomica (assenza della milza), immunodepressione e immunodeficienze, diabete tipo 1, insufficienza renale, malattie croniche del fegato, perdita di liquido cerebrospinale. La vaccinazione è anche raccomandata, indipendentemente dall’età, ai bambini che vivono in comunità e in corso di epidemie o viaggi in zone nella quali circola la malattia. Anche per chi si reca in zone geografiche in cui è presente un aumentato rischio di trasmissione, tipicamente la “cintura della meningite” in Africa e i pellegrinaggi a La Mecca, la vaccinazione contro i sierogruppi A, C, Y, W135 è una fondamentale misura di protezione.
Da un punto di vista pratico, il nuovo piano nazionale vaccini 2017-2019 prevede:
Con l’entrata in vigore del Piano nazionale vaccini 2017-2019, essendo esso legato ai livelli essenziali di assistenza (LEA), questi vaccini saranno gratuiti, nelle fasce di età indicate.
Al momento attuale, nelle diverse regioni italiane, sono diversi gli schemi applicati, per cui bisogna fare riferimento agli uffici vaccinali della propria ASL per conoscere la situazione.
Per chi è controindicata la vaccinazione?
La vaccinazione è controindicata per coloro che hanno manifestato una reazione allergica grave dopo una precedente somministrazione dello stesso vaccino o di un qualsiasi suo componente. Inoltre la vaccinazione va posticipata per i pazienti che presentano una patologia acuta grave. La gravidanza non rappresenta una controindicazione e la vaccinazione è raccomandata nel caso in cui ci sia un aumentato rischio di malattia.
Come viene somministrato il vaccino?
I vaccini vengono somministrati mediante iniezione intramuscolare che viene effettuata nei neonati preferibilmente nella zona anterolaterale della coscia, nei bambini più grandi, negli adolescenti e negli adulti nel muscolo deltoide.
Quali possono essere gli eventi avversi dopo la vaccinazione?
Questi vaccini hanno un buon profilo di sicurezza e tollerabilità. Gli effetti indesiderati più comuni sono rossore, gonfiore e dolore nel sito di iniezione, che durano 1-2 giorni e si presentano nel 5-10% dei casi. Le reazioni sistemiche sono più rare e comprendono febbre di intensità moderata, sonnolenza, cefalea e malessere generale. Di solito questi effetti compaiono e si risolvono in 2-3 giorni.
Estremamente rare, ma descritte come per qualsiasi altra vaccinazione, vi possono essere reazioni allergiche di varia entità fino allo shock anafilattico.
I vaccini contro i meningococchi possono causare la meningite?
No. Solo il batterio Neisseria meningitidis può causare la malattia moltiplicandosi e diffondendosi nell’organismo. I vaccini non sono costituiti dal batterio intero attivo, ma solo da alcune sue componenti capaci però di stimolare una risposta immunitaria contro il Meningococco.
Le persone con fibrosi cistica come devono comportarsi?
La fibrosi cistica non ha un’indicazione specifica sui programmi vaccinali, per cui i i bambini, adolescenti e adulti con FC, mediamente, avranno le stesse indicazioni delle altre persone di pari età e dovranno seguire il calendario vaccinale previsto nel piano vaccini, sia per il vaccino anti–Meningococco sia, soprattutto, per tutte le altre vaccinazioni. In aggiunta, ricordiamo solo che le persone con FC hanno l’indicazione a eseguire annualmente il vaccino anti–influenzale.