Vi contatto da Firenze, ho una bimba di 4 anni affetta da fibrosi cistica. Vorrei capire come mai noi genitori non siamo inseriti tra le categorie prioritarie per la vaccinazione anti-Covid per evitare di essere proprio noi vettori di contagio di questa terribile malattia verso i nostri bambini. Cosa si può fare in merito? Devono attivarsi gli ospedali? Qualcosa si deve pur fare, viviamo con troppa angoscia questa attesa. Grazie e buona giornata.
Sul tema vaccinazione prioritaria per i caregiver (fornitori di assistenza) dei pazienti fragili, che, per motivi diversi, non possono essere vaccinati personalmente, molto si sta dibattendo in questi giorni. In realtà tema della discussione non è la necessità di vaccinare queste persone (per esempio nell’ambito della vaccinazione antiinfluenzale il principio dell’opportunità di vaccinare i caregiver di soggetti fragili è già da tempo riconosciuto), ma piuttosto la situazione contingente di non adeguata disponibilità di vaccini e di personale sanitario operativo in questo campo. Si tratta quindi solo di capire quali tempi sono richiesti per attuare il piano vaccinale. E, anche in questo ambito, l’autonomia delle singole Regioni è molto ampia. Le notizie provenienti dagli organi di stampa hanno segnalato negli ultimi giorni un appello in merito della neo-ministra per le disabilità Erika Stefani e una rassicurazione riferita dall’Agenzia ANSA da parte del Presidente della Regione Lazio e da parte dell’Assessore regionale della Toscana. In realtà, ad oggi, non risulta iniziata questa parte del programma vaccinale in nessuna Regione, ma lo stato delle cose, in questo periodo, sta variando con estrema rapidità.