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7 Novembre 2010

Vacanze, viaggi, sport e cure

Autore: Sara
Argomenti: Sport, Vivere con FC
Domanda

Buonasera, vi scrivo perchè mi trovo in un momento di grande preoccupazione e confusione: il mio ragazzo è affetto da FC con condizioni diciamo buone; cicli di terapia ogni 3 mesi, spirometria con FEV1 64%, ma non pratica sport (per mancanza di volontà) e nell’ultimo anno ho notato un notevole peggioramento (cicli di terapia quasi vicino ad 1 ogni mese). Tali peggioramenti sono dovuti paradossalmente al fatto che al rientro da ogni vacanza c’è un netto improvviso calo di condizione fisica: aumento della tosse, diminuzione dei valori spirometrici, aumento sostanziale di PCR nel sangue, e questo accade in ogni periodo dell’anno e con qualsiasi sia il mezzo utilizzato per viaggiare (auto, nave, aereo o treno). Mi chiedo e vi chiedo: quanto può influire negativamente e/o positivamente un viaggio in una persona affetta da fc? Cosa è consigliato e sconsigliato nell’organizzazione di un viaggio e nel soggiorno stesso come procedure da seguire? Infine vorrei chiedervi quali sono gli sport maggiormente utili a migliorare la condizione fisica di un malato fc e quali sono le cose giornaliere che potrebbero comunque sopperire alla mancanza di attività sportiva. Vi ringrazio anticipatamente.

Risposta

In questa domanda si descrive la situazione di un giovane FC che presenta un peggioramento della situazione respiratoria ogni volta che ritorna dalle vacanze; e si ipotizza che ci sia una relazione fra questo andamento e il tipo di vacanza e/o viaggio o soggiorno organizzato.

Ci sembra di poter dire (ma bisognerebbe avere altre notizie) che è improbabile che sia la vacanza di per sé (o il tipo di mezzo usato per andare in vacanza) a procurare questo effetto sfavorevole. Ci viene invece da ipotizzare che la vacanza e il viaggio rappresentino periodi in cui è ancora più difficile del solito praticare le “cure quotidiane”: aerosolterapia e fisioterapia in particolare (ma anche altre terapie forse), che vengono spesso sospese o quasi in questa circostanza. Se c’è nel ragazzo una condizione di infezione respiratoria cronica, ci sono pochi dubbi che sia rischioso sospendere le terapie di base, fosse anche solo per una settimana; e che sia questa sospensione ad aprire la strada ai sintomi di una esacerbazione infettiva. Tanto più che sembra di capire che non c’è niente che venga fatto a supporto di queste: infatti il ragazzo ha molta difficoltà a praticare qualsiasi attività fisico-sportiva. Se l’ipotesi fosse vera, il consiglio che si può dare è quello di organizzare vacanze in cui si possa prevedere il tempo e il luogo da dedicare alle cure; e metter questo come criterio prioritario nelle scelte. Ad esempio, programmare un periodo “stanziale”, cioè fermi in una località dopo il viaggio; e chiedersi se sia meglio per questo periodo di sosta un appartamento o l’albergo, comunque un posto in cui non sia difficile fare aerosol e fisioterapia, e così via. Preferire mete “tranquille” a mete “estreme”; e località con clima gradevole e temperato (sconsigliati sempre i climi molto caldi). Insomma vacanze “relax” piuttosto che vacanze stressanti sul piano psico-fisico.

Per quanto riguarda gli sport più utili per migliorare la condizione fisica di chi ha la FC, non ci sono quelli più utili di altri, qualsiasi sport può andare bene (ad eccezione degli sport estremi). Bisogna capire in base alla storia che il malato presenta, alle sue attitudini, alle sue abitudini, che cosa è da preferire. Attenzione che prima di pensare alla pratica abituale di uno sport, chi è per natura sedentario dovrebbe essere accostato ad una fase di transizione in cui impara semplicemente a fare “attività fisica”: camminare invece che usare la macchina anche per piccoli spostamenti, fare le scale invece che usare l’ascensore, andare in bicicletta, e così via.Tutto questo con gradualità e costanza. Queste sono le cose giornaliere che possono “aprire la strada” alla pratica di una eventuale attività sportiva. Attività sportiva che comunque si “affianca” alle cure quotidiane, e non può sostituirle.

G. Borgo


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