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4 Settembre 2020

Una bimba con FC che ama fare assaggi di cibo extra i pasti ufficiali e il problema degli enzimi pancreatici

Autore: Andrea
Domanda

Buongiorno, non è la prima volta che vi scrivo e ho sempre avuto risposte abbastanza esaustive. Adesso volevo chiedervi una cosa che può sembrare anche banale ma che ultimamente mi gira per la testa. Mia figlia, che ha 17 mesi e ha la FC con mutazione delta F508 in omozigosi, ultimamente, visto che sta crescendo, quando mangiamo è sempre pronta a chiederci di assaggiare il nostro cibo, ma in noi c’è la paura se possiamo darle o meno del cibo. Vorrei sapere se sia il caso di assumere il Creon anche per un piccolo morso a un gelato, un biscotto, della pasta o altro. E soprattutto: come regolarci? Nel senso che, se vuole solo assaggiare, quanto Creon dobbiamo dare? Anche quando sarà più grande e ad esempio si andrà a mangiare fuori, come dovremo regolarci? Non sarà possibile controllare ogni volta i valori nutrizionali.
Grazie in anticipo come sempre e con la speranza che questo tormento possa finire il prima possibile per tutti noi genitori e per i nostri figli.

Risposta

La gestione degli enzimi pancreatici (Creon) nei bambini con FC richiede sempre una certa flessibilità. Innanzitutto è bene organizzare i pasti della bambina con buona regolarità (2 pasti principali e 2 buone merende) per assicurare una corretta e adeguata somministrazione degli enzimi pancreatici, come indicata dal centro di cura. Questo non vieta che la bimba possa fare degli assaggi extra pasti ufficiali, anche dei cibi più diversi, cosa che può avere un significato positivo nella relazione con i genitori e con il cibo. I piccoli assaggi possono fare a meno del Creon. Quando invece si tratta di assunzioni di cibo più importanti (come quando si va a mangiare fuori di casa), conviene dare una dose di Creon supplementare proporzionata, con approssimazione, alla quantità di cibo che assume (un quarto, un terzo, metà o intera la dose abituale dei pasti principali): ci si fa la mano con buon senso e misura, soprattutto con una bambina che cresce bene e ha, come sembra, un buon rapporto con il cibo.

G. M.


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