Salve, siamo una coppia che per sospetta infertilità si e’ sottoposta ad indagini diagnostiche per ricerca mutazioni del gene CFTR. La diagnosi della donna è stata:”il paziente non é risultato portatore di alcuna delle mutazioni analizzate”. Per l’uomo il risultato è stato: “portatore della mutazione 1717-1G>A allo stato eterozigote”. Volevamo sapere se l’uomo é portatore sano di Fibrosi Cistica e che complicanze potrebbe avere una eventuale gravidanza sul nascituro. Ringrazio Anticipatamente.
Eterozigote è il termine tecnico per definire lo stato di “portatore” di una mutazione del gene CFTR. Oltre che “portatore”, si usa anche il termine “portatore sano” per una persona che è portatrice di una singola mutazione del gene CFTR. Il buono stato di salute è dovuto al fatto che egli possiede una copia “mutata” del gene CFTR, ma ha anche una copia normale. La copia normale del gene sopperisce al malfunzionamento della copia mutata ed è per questo che non ci sono sintomi di malattia. Chi è malato di FC, ha invece due copie entrambe mutate e non funzionanti del gene CFTR.
Nel caso della domanda, prima di dire che il soggetto portatore di una mutazione del gene CFTR è un soggetto portatore “sano” bisognerebbe essere sicuri che possieda veramente una sola mutazione del gene CFTR (e non due). Questo, perchè chi pone la domanda ha fatto il test genetico nell’ambito di esami per sospetta infertilità e bisognerebbe capire se la presenza della mutazione ha per caso qualche relazione con l’infertilità. Questa relazione è molto probabile se l’infertilità è dovuta ad azoospermia (mancanza di spermatozoi) per assenza o chiusura dei dotti deferenti.
L’infertilità da assenza o chiusura dei dotti deferenti è una condizione di ” malattia fibrosi cistica atipica”, una forma lieve (“benigna”) di fibrosi cistica, diagnosticabile con altre indagini (principalmente il test del sudore) e dovuta alla presenza nel corredo genetico del soggetto di due mutazioni (non una sola) del gene CFTR. In genere la prima mutazione è più frequente e diagnosticabile con un test genetico di 1° livello (il più semplice), la seconda è più rara e/o più difficile da diagnosticare.
Se l’infertilità non è causata da assenza dei dotti deferenti, non sono necessarie altre indagini: il soggetto si può considerare un portatore sano di Fibrosi Cistica e la presenza di una mutazione del gene CFTR nel genotipo si può considerare dovuta puramente al caso, lo stesso caso che fa sì che vi sia un portatore sano di una mutazione CFTR ogni 25 persone circa della popolazione generale
Per quanto riguarda i rischi per un’eventuale gravidanza, la coppia che ha fatto il test genetico per fibrosi cistica (intendiamo un test genetico di 1° livello) e lui è risultato portatore, mentre lei no, ha un rischio molto basso di avere un figlio con FC, anche se maggiore rispetto alle coppie della popolazione generale che non hanno fatto test genetico. Questo rischio si può stimare intorno a 1 su 400, mentre il rischio della coppia della popolazione generale è 1 su 2500 circa. Il rischio di 1 su 400 è dovuto al fatto che la partner risultata “non portatrice di nessuna mutazione” non può essere considerata con assoluta certezza “non portatrice”. Esiste una (bassa) probabilità che possa essere portatrice di una mutazione che il test non è in grado di diagnosticare ed è di questa probabilità che si tiene conto nel calcolare il rischio di FC per il figlio.
Per altre informazioni e un dettagliato inquadramento generale dell’argomento, si può consultare il documento pubblicato su questo sito “Il test per il portatore sano di fibrosi cistica“.