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24 Febbraio 2006

Un malato FC che intende adottare un figlio

Autore: Claudio E.
Domanda

Sono un ragazzo di 31 anni, sposato, affetto da FC, con azoospermia certificata, in condizioni di salute stabili. Vorrei sapere come questa condizione, in base a dati conosciuti, se ce ne sono, possa “pesare” al fine di dichiarare una coppia “idonea” dal Tribunale per i minori. Al corso che ho frequentato, obbligatoriamente per il Tribunale di Torino, per poter presentare la domanda di “disponibilità all’adozione”, ci hanno detto che solo le patologie neoplastiche pregresse o recidive possono ostacolare l'”idoneità”. Grazie

Risposta

La fibrosi cistica non rappresenta in sè una condizione che possa precludere la strada dell’adozione, ma ovviamente è un elemento che non può essere ignorato nell’ambito della valutazione globale di idoneità cui la coppia, che ha presentato istanza di adozione, viene sottoposta dai servizi territoriali competenti. Tuttavia, l’esperienza accumulata in tale campo dai Centri CF italiani risulta essere, a mio avviso, ancora troppo scarsa per poter rispondere a questo quesito in termini esaustivi. Per quanto concerne il Centro presso il quale io lavoro, ad esempio, posso dire che circa una decina di pazienti da noi seguiti ha intrapreso (e concluso con successo) questo percorso; in tutti i casi il giudice ha comunque richiesto, prima di esprimere il proprio parere sull’idoneità, una relazione medica dettagliata, in particolare rispetto ai seguenti aspetti:

1) Situazione clinica attuale e impegno terapeutico (a casa ed in regime di ricovero)

2) Prognosi di vita

3) Possibilità per il paziente di adattarsi a condizioni climatiche particolari nel caso di adozione internazionale (e necessità quindi di soggiorni più o meno lunghi in paesi diversi dall’Italia)

Ass. Soc. Patrizia Bortolameazzi - Servizio Sociale, Centro FC Verona


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