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6 Aprile 2017

Un adulto con sintomi respiratori compatibili con FC, una mutazione CFTR e un figlio con la stessa mutazione: portatore o malato?

Autore: Manuel
Domanda

Buongiorno, dal novembre 2015 ho scoperto tramite analisi DNA per fibrosi cistica di essere portatore sano FC, poiché mi è stata riscontrata una mutazione specifica del gene CFTR. Questa analisi fu fatta in seguito all’essere diventato papà nel settembre dello stesso anno, dato che a mio figlio fu diagnosticato la stessa mutazione grazie allo screening neonatale e ai successivi esami del sudore e prelievi del sangue.
Ho 43 anni e da ormai più di 10 anni riscontro un graduale e costante peggioramento delle vie respiratorie con frequenti infezioni quali riniti, sinusiti e bronchiti, che da 4 anni a oggi sono diventate croniche in un quadro di sindrome rinosinusobronchiale diventato molto debilitante negli ultimi mesi, poiché perdo spesso la voce per una settimana o più (totale afonia). Oltre a tossire (spesso in modo violento) e soffiarmi il naso in continuazione, ultimamente non riesco più a dormire a causa dell’asma dovuta al catarro nei bronchi. Dal dicembre 2014 sono stato visitato da vari ORL e pneumologi e nell’ottobre 2016 mi è stata effettuata una FESS + turbinoplastica e rimozione di poliposi. La diagnosi è sempre che sono ipoventilato nelle alte vie respiratorie e quindi esse diventano ricettacolo di muco, pus e batteri vari, che poi si trasmettono per scivolamento ai bronchi. Dopo l’operazione, anziché migliorare, a parte la respirazione dalle narici che in effetti è migliorata, mi sembra di peggiorare e non sento più odori e sapori da mesi (sempre a causa del muco spesso e persistente nei seni paranasali). Sono ormai un utilizzatore continuo di cortisonici (Bentelan, Deltacortene, l’ultimo otorino mi ha prescritto Deflan), che sono l’unico rimedio che permette di sciogliere un po’ questo muco spesso e appiccicoso e faccio spesso cure antibiotiche nei periodi di picco dell’infezione. Spray nasali cortisonici e broncodilatatori. A breve farò delle visite allergometriche per vedere se c’è qualcosa anche in quel senso e esame colturale per verificare se sono affetto da Pseudomonas aeruginosa o altro. La mia domanda è: gli ultimi medici ORL e pneumologi che mi hanno visitato iniziano a pensare a una causa o concausa del mio quadro clinico dovuta alla mutazione genetica CFTR, seppure su singolo gene. È quindi possibile che, nonostante io sia solo portatore sano di fibrosi cistica, con l’avanzare dell’età si possa verificare una sorta di degenerazione della funzionalità del gene normale o comunque un peggioramento del sistema regolato da tali geni, a tal punto da innescare in un portatore sano alcuni dei sintomi classici del malato di fibrosi cistica (seppure in forma lieve rispetto al malato)? Grazie. Saluti.

Risposta

Il portatore di una sola mutazione del gene CFTR è sano: possiede una copia normale del gene CFTR e una copia mutata, la copia normale funziona adeguatamente per tutta la vita e non ha fondamento scientifico l’ipotesi che con il tempo possa degenerare e funzionare meno bene, così da provocare la comparsa di sintomi FC. Piuttosto, di fronte a sintomi respiratori ricorrenti, sinusite cronica e poliposi nasale in un soggetto adulto in cui è già stata identificata una sola mutazione CFTR, c’è da chiedersi quanto approfondita sia stata l’indagine genetica già eseguita. Oltre alla mutazione in questione potrebbe esserci una seconda mutazione rara (comunque benigna), oppure una variante dal significato incerto, oppure ancora una particolare combinazione di polimorfismi del gene CFTR. Questo particolare assetto genetico può incidere sulla quantità/qualità di proteina CFTR complessivamente prodotta, al punto da indurre la comparsa di sintomi simil-FC. Potrebbe configurarsi cioè un quadro di malattia correlata a una disfunzione del gene CFTR (CFTR-RD, CFTR Related Disease), termine con cui oggi si definiscono quelle patologie che non rispettano i criteri diagnostici della FC classica, che sono l’interessamento multiorgano, la presenza di due mutazioni CFTR e un test del sudore positivo. La patologia da disfunzione del gene CFTR è invece caratterizzata spesso dall’interessamento di un solo organo o apparato, dalla presenza di una sola mutazione CFTR accompagnata però da un restante assetto genetico come descritto sopra, e da test del sudore con risultati borderline o anche negativi.

A proposito di test del sudore, che qui non sembra essere stato fatto, ne consiglieremmo comunque l’esecuzione, come ci sembra di poter suggerire l’approfondimento dell’indagine genetica, se la prima fosse stata eseguita solo con un test di primo livello. Va detto che è fortemente contro l’ipotesi di malattia FC classica lo stato di fertilità, che si è felicemente manifestato con la nascita di un figlio. Invece nel caso di una malattia correlata a disfunzione del CFTR, la fertilità potrebbe essere possibile, anche se non frequente.

G. Borgo


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