Voi dite che probabilmente, se si hanno problemi renali, effettuare il trapianto di polmoni sarebbe inopportuno perché in tal caso si toglierebbe il bisogno di ossigenoterapia, ma si dovrebbe fare la dialisi. Sarà anche vero (forse) ma, secondo me, il poter respirare liberamente e senza più terapie respiratore (che a un certo punto ti impegnano tutta la giornata), sicuramente si potrebbe pensare che il gioco vale la candela. E anche perché, con la FC sicuramente si muore, a dispetto di tutte le terapie, mentre con l’insufficienza renale, forse no.
È evidente che chi pone la domanda probabilmente ha un problema di insufficienza renale e che di questo e dell’ipotesi di trapianto polmonare avrà certamente discusso con i medici che lo hanno in cura: raccomandiamo di continuare in questo confronto. Pertanto, qui ci limitiamo solo a osservare che l’insufficienza renale è in genere una controindicazione al trapianto polmonare, in dipendenza anche dal livello di insufficienza. La ragione è che, per tollerare i delicati eventi che seguono al trapianto e soprattutto le terapie immunosoppressive, occorre che vi sia una buona o discreta funzionalità renale. Bisogna ricordare in particolare che alcuni agenti immunosoppressivi, abitualmente impiegati per lungo tempo nel post-trapianto per prevenire o curare il possibile rigetto d’organo, possono avere delle implicazioni a livello renale e che la dialisi non può rappresentare una soluzione definitiva a questo.
