Salve! Il mio bimbo ha appena compiuto 10 anni. Ha sempre avuto una discreta facilità ad ammalarsi a livello di bronchi e polmoni, quest’anno però è stato ricoverato due volte, la prima volta aveva una bronchite, la seconda una vera e propria polmonite. Ha sempre il naso chiuso e, a causa di infezione delle cavità nasali, abbiamo fatto un tampone ed è risultato positivo allo Staphylococcus aureus, che dopo idonea terapia antibiotica si è negativizzato. Il bimbo al ricovero aveva tachipnea e la sua saturazione era di 83-84%. Dopo una settimana di ricovero è stato dimesso in buone condizioni. Appena terminato il ciclo cortisone-antibiotico, il suo naso è tornato a chiudersi, i catarri tornati ed è insorta raucedine. Mi chiedo se sia il caso di portarlo per un test del sudore, cosa ne pensate? Grazie e abbraccio tutti i bimbi e i genitori che hanno questa brutta malattia.
Il caso descritto nella domanda potrebbe rientrare nelle condizioni definite genericamente come infezioni respiratorie ricorrenti (cercare nel sito con questa voce). Sono quadri caratterizzati da frequenti episodi di infezione delle alte (naso e seni paranasali) e basse (bronchi e polmoni) vie respiratorie. Si tratta prevalentemente di infezioni da virus respiratori, che tendono di solito a risolversi spontaneamente. Tuttavia queste infezioni respiratorie ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare (1-6 anni) e sono di solito destinate a estinguersi dopo questa età. Il caso della domanda si riferisce a un ragazzo di 10 anni, di cui peraltro non ci vengono forniti abbastanza dettagli sulla sua storia clinica, salvo quello di una recente polmonite, che sembra sia stata importante se ha abbassato così sensibilmente la saturazione di ossigeno nel sangue. Sarebbe importante conoscere quanti sono gli episodi in un anno, quanto gravi e importanti, quanto durano. Bisognerebbe conoscere come sono gli intervalli tra un episodio e l’altro (se persistono cioè sintomi respiratori, anche al di là del naso chiuso), e sapere se vi è compromissione dello stato generale o altri sintomi associati, etc. Queste e altre informazioni (ricavate anche da una radiografia del torace e da un esame spirometrico) potrebbero suggerire al medico di formulare qualche ipotesi per capire se vada meglio conosciuta la situazione di fondo del ragazzo. Certamente il test del sudore rientra tra gli esami che conviene fare in un ragazzo di 10 anni che abbia un ripetersi importante di problemi respiratori, anche se la fibrosi cistica non è il solo sospetto diagnostico da porre in situazioni come queste.