A seguito di quanto riportato dalle fonti di stampa nazionali in merito alla scoperta di questo principio attivo (teixobactina), efficace anche su Stafilococco aureo e MRSA, chiedo che ricadute potrà avere questo nuovo antibiotico sulle infezioni batteriche in fibrosi cistica.
E’ uscita nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista Nature una pubblicazione (1) che fornisce informazioni alquanto interessanti su un potenziale nuovo antibiotico denominato “Teixobactina”. Si tratterebbe di un “oligopeptide” (una catena di pochi aminoacidi), identificato attraverso screening di numerosi batteri ambientali (il New York Times comunica la notizia con il titolo “Da un mucchio di spazzatura, speranza per un potente nuovo antibiotico”). Di questa pubblicazione forniremo tra un paio di giorni una breve recensione su questo sito in “Progressi di Ricerca”.
Si tratta comunque per il momento di un sofisticato studio in vitro e su modelli animali con infezione batterica. La molecola identificata avrebbe la capacità di legarsi ad alcuni siti della membrana batterica inibendone la sintesi e provocando in definitiva la distruzione del batterio: meccanismo peraltro in parte simile a quello della vancomicina, antibiotico usato nelle infezioni da Stafilococco aureo resistente ai comuni antibiotici, ma non attivo su tutti i ceppi. La peculiarità di questo nuovo antibiotico è quella di essere in grado di agire su batteri multiresistenti. Gli autori affermano di non aver visto nessun ceppo mutante di Stafilococco aureo o di Mycobatterio della tubercolosi resistente alla teixobactina. Anche negli esperimenti su ratti la teixobactina avrebbe dimostrato efficacia nel distruggere diversi batteri ed in particolare Stafilococco meticillino-resistente (MRSA) e Streptococco della polmonite multi-resistente.
Gli autori della ricerca suggeriscono che le proprietà di questo nuovo composto aprono la strada allo sviluppo di antibiotici che sono probabilmente in grado di evitare lo sviluppo di resistenza.
Bisognerà passare ora alla sperimentazione sull’uomo e valutare del farmaco non solo le capacità antibatteriche ma anche la sicurezza, cioè la tollerabilità sul piano clinico.
Se vi sarà un seguito positivo in questo senso, certamente la teixobactina (o suoi analoghi) potrà essere un antibiotico alquanto interessante per le infezioni polmonari in fibrosi cistica, forse non solo per quelle dovute a Stafilococco aureo meticillino-resistente ma anche per quelle sostenute da qualche altro batterio che abbia caratteristiche di membrana batterica assimilabili a quelle considerate nel citato studio.
1. Ling LL, et al. A new antibiotic kills pathogens without detectable resistance. Nature 2015. Doi.10.1038/nature14098.