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15 Febbraio 2012

Tecniche di prelievo di spermatozoi per la fecondazione artificiale in soggetti FC con azoospermia ostruttiva

Autore: Fabio
Domanda

Sono un uomo di 37 anni affetto da FC con l’intenzione di avere un figlio. I medici che mi seguono mi hanno consigliato di fare un prelievo degli spermatozoi. Volevo sapere quali sono i rischi relativi a tale prelievo in noi pazienti FC e quale tecnica viene consigliata. I dottori mi consigliano l’agoaspirato o la biopsia, però mi dicono che in entrambi i metodi ci potrebbero essere delle conseguenze negative, tipo ematoma per l’agoaspirato. Allora mi chiedo quale sia la tecnica più sicura da preferire. Grazie

Risposta

Nel liquido seminale della maggior parte dei maschi con FC non ci sono spermatozoi (= azoospermia). Questi vengono prodotti normalmente (normale spermatogenesi) nel testicolo, ma non possono passare nel liquido seminale per l’ostruzione o la mancanza dei dotti deferenti. Si tratta di “azoospermia ostruttiva”. L’azoospermia può essere anche “non ostruttiva”. In questo caso non è dovuta all’ostruzione dei deferenti ma a difetti che riguardano direttamente la produzione degli spermatozoi (spermatogenesi anormale), che talora può essere presente e fornire maggior numero di spermatozoi e di miglior qualità in alcune zone del testicolo ed essere invece assente in altre.

In base a quello che abbiamo trovato nella letteratura scientifica le tecniche di recupero degli spermatozoi nel testicolo sono scelte proprio in base al tipo di azoospermia: nell’azoospermia ostruttiva, come è quella da FC, l'”Agoaspirato Testicolare” (la puntura in più zone del testicolo con un ago di sufficiente calibro) permette il recupero di quantità minime di fluido testicolare che contiene però spermatozoi nella larghissima maggioranza dei casi. Questi spermatozoi sono da usare immediatamente per la fecondazione in vitro (ICSI, cioè iniezione Intracitoplasmatica dello spermatozoo nell’ovocita), perchè non è di solito possibile la loro crioconservazione (congelamento per tentativi successivi di fecondazione). Non abbiamo trovato segnalazione di effetti collaterali importanti (1).

Per l’azoospermia non ostruttiva invece è indicata elettivamente la TESE (in anestesia generale o locale), cioè la Testicular Sperm Extraction, che permette la biopsia (singola o multipla) del tessuto testicolare e quindi assicura in un buon numero di casi il recupero di spermatozoi anche quando la loro produzione è deficitaria.

C’è un tipo di TESE chiamata MICROTESE o TESE MICROCHIRURGICA, che richiede specifica esperienza essendo tecnica microchirurgica (da eseguire in anestesia locale o generale). In pratica, il chirurgo, con l’aiuto di un microscopio, individua le zone del testicolo che per alcune loro particolari caratteristiche hanno maggior probabilità di contenere spermatozoi. In letteratura è riportata come la tecnica che permette i maggiori successi in caso di azoospermia non ostruttiva. Inoltre con la microchirurgia si evita il danneggiamento del restante tessuto e quindi si riduce il rischio di effetti collaterali (ematomi, infezioni).

Queste sono le informazioni fornite dalla letteratura scientifica: crediamo però che la scelta della tecnica dipenda molto dalle procedure che il centro per l’ infertilità decide di adottare, a loro volta influenzate dalle conoscenze e dall’esperienza degli operatori e dalle necessità organizzative. Vedere anche su questo sito la domanda-risposta del 25.09.08 Il complesso problema dell’azoospermia ostruttiva.

1. Wood S, Thomas K, Sephton V, Troup S, Kingsland C, Lewis-Jones I. “Postoperative pain, complications, and satisfaction rates in patients who undergo surgical sperm retrieval.” Fertil Steril. 2003 Jan;79(1):56-62.

G. Borgo


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