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12 Ottobre 2024

Sui diversi preparati enzimatici presenti in commercio

Autore: Dante
Argomenti: Enzimi pancreatici
Domanda

In seguito alla mancanza di Creon la farmacia dell’Asl da cui dipendo mi ha fornito a mio figlio il Pancreote 25000, la cui composizione però è diversa. Creon. Principio attivo: pancrelipasi mg 300 (pari a: amilasi 18000 U.Ph.Eur. – lipasi 25000 U. Ph.Eur. – proteasi 1000 U.Ph.Eur.). Pancreote: Principio attivo: pancrelipasi mg 300 (pari a: amilasi 62500 U.S.P. – lipasi 25000 U.S.P. – proteasi 74700 U.S.P.). Cosa comporta questa diversa composizione? Sembrano molto diversi.

Risposta

Sebbene le quantità di altri componenti, quali amilasi e proteasi, siano differenti nei due prodotti, in termini di capacità digestive l’azione importante è quella svolta dalla lipasi, la cui composizione come unità appare identica. Le sigle U.Ph.Eur e U.S.P si riferiscono alla Pharmacopeia europea e americana, rispettivamente, ma le Unità di lipasi sono sovrapponibili. In pratica, si può usare il prodotto fornito senza preoccuparsi troppo di un diverso effetto dal punto di vista della composizione, vista l’uguaglianza del componente più importante, la lipasi.

Il diverso effetto di preparati enzimatici con composizione simil,e nonostante siano assunti a dosaggi adeguati a quelli raccomandati (circa 1800 U lipasi/grammo di grassi or 1000–3000 U lipasi/kg/pasto), possono dipendere da fattori diversi dalla quantità di enzimi contenuta nel preparato. Per esempio, la secrezione di bicarbonati e l’acidità dell’ambiente intestinale che influenzano la capacità di dissoluzione delle diverse capsule nell’intestino e l’azione degli acidi biliari provenienti dal fegato, fattori tutti che concorrono a una adeguata digestione. È questo il motivo per cui pur assumendo lo stesso dosaggio di enzimi, alcune persone necessitano di aggiustamenti individuali come da tempo è stato riconosciuto (qui un articolo scientifico per approfondire).
In conclusione, solo in caso di diverso effetto con il nuovo prodotto, dovrebbero essere ripensate le cause e i conseguenti aggiustamenti.

Dott. Giuseppe Magazzù, Gastroenterologo pediatra FFC Ricerca


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