Salve sono la mamma di una bimba affetta da FC con le seguenti mutazioni L1077P e R1162X. Scrivo perché mia figlia circa un anno fa ha partecipato sotto consiglio del suo centro di cura a uno studio proposto da Orphan per testare in mutazioni più rare l’efficacia degli attuali farmaci in commercio per la FC su un campione di cellule nasali prelevate mediante brushing nasale. Tale studio ha dato ottimi risultati sulla efficacia del Kaftrio nella sua mutazione L1077P. Nello specifico la dottoressa mi ha detto che il suo canale dal due percento arriva ad un apertura del 45 percento, spiegandomi che si tratta di un ottimo risultato in termini di funzionalità. Mi ha però anche comunicato che attualmente il Kaftrio in Italia non è prescrivibile per mia figlia ma che con il tempo sicuramente il Kaftrio verrà allargato come in America anche per questa mutazione.
Questo messaggio l’ho scritto con un duplice scopo: da un lato quello di informare tutte le persone che hanno la stessa mutazione di mia figlia sull’efficacia del farmaco che, premetto, ha dimostrato di funzionare anche in altri pazienti con la stessa mutazione. Dall’altro lato quello di capire se attualmente ci sono progetti finanziati da Fondazione FC in merito ad altri studi sulla L1077P che prevedono quindi un allargamento del farmaco.
Mia figlia attualmente sta bene però vorrei capire quanto tempo dobbiamo attendere prima che possa beneficiare di tale trattamento. Grazie.
L’esperienza descritta in questa domanda riporta effettivamente un buon recupero di funzione del canale CFTR in cellule nasali trattate col Kaftrio, cioè la combinazione dei modulatori elexacaftor, tezacaftor e ivacaftor. Le mutazioni della bambina che ha fornito il campione per l’analisi sono R1162X e L1077P. La prima è una mutazione di stop che, per definizione, non produce proteina CFTR su cui possano agire i modulatori. È stata quindi la proteina CFTR prodotta dal gene con la mutazione L1077P a essere trattata con successo col Kaftrio. In effetti, altre segnalazioni informali, non ancora pubblicate su riviste scientifiche di qualità, suggeriscono che il Kaftrio testato in laboratorio su colture di cellule respiratorie possa essere efficace su L1077P.
Sono dati ancora preliminari, ma comunque promettenti: la correlazione tra risultati su colture cellulari ed effettivi risultati clinici nelle persone malate è di solito buona. Tuttavia, secondo gli enti regolatori europei (EMA, cioè l’European Medicine Agency) i risultati ottenuti in laboratorio su colture cellulari non sono sufficienti per l’approvazione all’uso del Kaftrio, che oggi è limitato a chi ha almeno una copia della mutazione F508del. Quello che in Europa viene richiesto per estenderne l’uso è una sperimentazione clinica in cui il farmaco venga testato in persone con FC e con mutazioni diverse da F508del e dimostri una buona efficacia.
La buona notizia è che l’azienda produttrice del Kaftrio, Vertex Pharmaceuticals, sta iniziando uno studio clinico internazionale, che comprende anche l’Italia, in persone dai 6 anni di età con mutazioni non F508del per le quali si siano ottenute risposte promettenti nei test di laboratorio. Lo studio dovrebbe concludersi nel maggio 2023 e, se i risultati saranno positivi, l’azienda farmaceutica potrebbe chiedere a EMA di autorizzare la rimborsabilità anche per pazienti con queste mutazioni.