Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Studi clinici con VX-661 e VX-809 in Italia

18 Febbraio 2013

Studi clinici con VX-661 e VX-809 in Italia

Autore: G.
Argomenti: Nuove terapie
Domanda

A breve partirà in alcuni centri italiani uno studio su pazienti omozigoti DF508 basato sul nuovo farmaco Vertex (VX-661 o VX-809, non ho ben compreso). Vorrei sapere se attualmente sono noti i dettagli di tale studio, in particolare i requisiti per entrare a farne parte, il numero dei partecipanti richiesti, i centri che vi aderiranno e le modalità con le quali verrà effettuato. Inoltre vorrei comprendere se chi parteciperà alla sperimentazione avrà o meno la precedenza sulla somministrazione del farmaco una volta che il trial sarà terminato. Grazie per l’attenzione e la disponibilità. Cordiali saluti.

Risposta

Per quanto riguardo gli studi in corso con farmaci correttori e potenziatori della Vertex per i pazienti FC con la mutazione F508del, l’esame dei registri internazionali degli studi clinici ci dice che al momento attuale sono in corso 2 studi:

1. Il 1° è uno studio di fase 2 in cui il VX809 (correttore) viene testato da solo e insieme con VX-770 (il potenziatore, già nella farmacopea ufficiale col nome di Kalydeco per i pazienti che hanno almeno 1 mutazione G551D), in pazienti FC omozigoti ed eterozigoti per F508del di età superiore a 18 anni, iniziato nell’Ottobre 2010 e che dovrebbe terminare nell’Aprile 2013. Questo studio valuterà i valori del Cloro nel sudore, sicurezza e tollerabilità dei farmaci, variazioni del FEV1, punteggio di un questionario sui sintomi ed il benessere soggettivo dell’individuo. I paesi in cui si svolge sono USA, Germania, Belgio, Australia e Nuova Zelanda per un totale di 26 centri. Per informazioni dirette su questo studio è possibile accedere al registro degli studi clinici clinicaltrials.gov

2. Il 2° è uno studio di fase 2 in cui il VX-661 (altro correttore) viene testato da solo e insieme con VX-770 (il potenziatore ivakaftor) in pazienti FC omozigoti per F508del di età superiore a 18 anni, iniziato nel Febbraio 2012 e che dovrebbe terminare nell’Agosto 2013. Anche questo studio valuterà i valori del Cloro nel sudore, sicurezza e tollerabilità dei farmaci, parametri di farmacodinamica e farmacocinetica dei 2 farmaci, variazioni del FEV1, punteggio di un questionario sui sintomi ed il benessere soggettivo dell’individuo. I paesi in cui si svolge sono USA, Canada, Gran Bretagna e Germania per un totale di 34 centri. Per informazioni dirette su questo studio è possibile accedere al registro degli studi clinici clinicaltrials.gov

Ci teniamo a far notare che ambedue gli studi sono di fase 2, ovvero sono studi condotti in un numero limitato di pazienti con lo scopo di valutare l’attività terapeutica del nuovo principio attivo sulla patologia considerata, di definirne la posologia, e di ottenere una prima verifica di tollerabilità e sicurezza nel paziente.

Se tali studi daranno risultati positivi in termini di sicurezza ed efficacia verranno programmati ed eseguiti gli studi di fase 3.

Questi ultimi sono condotti in un numero più ampio di pazienti con l’obiettivo di confermare le informazioni ottenute negli studi di fase 2 sull’efficacia e sicurezza del nuovo farmaco, e di valutarne il rapporto rischio/beneficio sia a breve che a lungo termine. Questa è inoltre la fase che deve dare informazioni sulle eventuali interazioni con altri farmaci, sull’influenza di fattori come l’età, sulla farmacocinetica del prodotto (assorbimento, metabolismo ed eliminazione da parte dell’organismo); sull’insorgenza di eventi avversi meno comuni, difficilmente rilevabili nelle fasi precedenti per l’esiguo numero di pazienti studiati.

Solo alla fine della fase 3 tutti i dati sono raccolti in un dossier che viene sottoposto alle autorità competenti (FDA – Food and Drug Administration – per gli Stati Uniti; EMEA – European agency for the evalutation of medical products – per l’Unione Europea; AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – per l’Italia) per ottenere la registrazione e l’autorizzazione alla commercializzazione del nuovo farmaco.

Per quanto riguarda il coinvolgimento di centri italiani, abbiamo notizia diretta che alcuni centri saranno coinvolti nello studio di fase 3 per gli omozigoti F508del con VX-809 e VX-770. Tali studi sono ancora in una fase di definizione dei protocolli e dovranno essere sottoposti alla valutazione dei Comitati Etici, per cui è presumibile che potranno avere inizio in una fase avanzata del 2013, ma ovviamente i criteri di inclusione e di esclusione, la durata dello studio, i diversi schemi di somministrazione previsti (diversi dosaggi) non sono ancora noti.

Circa la precedenza della messa a disposizione del farmaco o della associazione di farmaci a chi abbia partecipato agli studi clinici, questo di solito non succede e crediamo che non sia possibile né eticamente corretto. In alcuni trial il protocollo può prevedere che il gruppo di pazienti che ha ricevuto fino ad una certa fase della ricerca il placebo (naturalmente senza saperlo), nella fase successiva sia trattato con il farmaco vero e proprio (si dice continuazione del trial “in aperto”). Questo al fine di poter confrontare ciò che succede nei due periodi. Ma quando è conclusa anche questa fase, la somministrazione del farmaco è sospesa, in attesa dei risultati complessivi della ricerca.

Donatello Salvatore, Direttore Centro Regionale FC della Basilicata, Potenza


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora