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24 Ottobre 2009

Speranza di guarire

Autore: Angela
Argomenti: Nuove terapie
Domanda

Può essere che un giorno non troppo lontano i malati FC possano guarire definitivamente?

 

Risposta

Su quest’argomento invitiamo a leggere su questo sito le risposte “FC con decorso favorevole: aspettative di vita e attesa di nuovi farmaci” (29/04/09); “Nuove cure” (06/07/05).

Scrivendo il nome che interessa nel motore di ricerca del sito si possono avere infomazioni dettagliate su ciascun farmaco e sullo stato della sperimentazione. Aggiungiamo che il recente Congresso tenutosi a Minneapolis (XXIII Cystic Fibrosis North-American Conference, 15-17 ottobre 2009) ha confermato come questo rappresenti un momento cruciale per la ricerca FC. Nei prossimi anni (dai tre ai cinque, attraverso lo svolgimento di trial clinici su grande numero di malati potremo sapere se le conoscenze raggiunte sul funzionamento della proteina CFTR difettosa e sui possibili farmaci per correggerla siano in grado di offrire risultati sicuri, quindi se i malati possono avere a disposizione cure radicali, efficaci e prive di effetti collaterali, per guarire definitivamente o almeno per conferire alla malattia un decorso più benevolo. Certamente i potenziali nuovi mezzi terapeutici, orientati a correggere il difetto di base e non le sue conseguenze soltanto, si presume avranno tanto più efficacia quanto più l’organismo che ne fruirà si troverà in condizioni non troppo precarie.

Volendo rappresentare la situazione con un’immagine, prendiamo spunto dal titolo di un seminario sui nuovi farmaci, tenutosi sempre al Congresso di Minneapolis dai ricercatori della Johns Hopkins University: “Al di là della curva” (“Ahead of the curve”). Questo titolo ci dice che la strada per trovare il modo di guarire la FC è difficilissima: un percorso tutto in salita e pieno di curve che non hanno finora permesso di intravedere il traguardo finale. Ma in base a dati scientifici recenti si può pensare che questa volta sia stato fatto un tratto fondamentale del percorso e che la meta sia finalmente visibile e quindi raggiungibile, di là dalla curva appena superata.

 

G. Borgo


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