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10 Agosto 2007

Sicurezza igienica delle piscine

Autore: Carmen
Argomenti: Ambiente, Sport
Domanda

Salve. Sono una ragazza malata di FC. Mi hanno detto di muovermi maggiormente. A me piace il nuoto, ma non abito in un paese di mare. C’è però una piscina coperta. Cosa mi consigliate?

Grazie anticipate

Risposta

Il tipo di attività fisica da svolgere, la sua intensità e la sua frequenza devono essere scelti, in base ai propri gusti ed attitudini, insieme ai medici del centro medico di riferimento, che conoscono le condizioni cliniche e possono dare indicazioni adattate alla specifica situazione.

Conviene però ritornare su alcune considerazioni riguardanti la possibilità di venire a contatto con germi respiratori potenzialmente rilevanti per le persone con FC durante l’attività fisica in piscina.

L’acqua dolce stagnante rappresenta l’ambiente naturale di alcuni germi capaci di causare infezioni acute e croniche nelle persone con FC, come ad esempio Pseudomonas. aeruginosa. Le diverse linee guida esistenti sono concordi nel ritenere che, se le piscine sono adeguatamente disinfettate con cloro ed hanno un adeguato ricambio di acqua, possono essere frequentate in sicurezza dalle persone con FC. A questo proposito, le linee guida francesi dell’Associazione “Vaincre la Mucoviscidose” raccomandano per le piscine usate da pazienti FC una concentrazione di cloro tra 0,4 e 1,4 mg di cloro libero per litro, ed un pH tra 6,9 e 7,5. Diverso è invece il caso di terme, idromassaggi ed altri luoghi con presenza di acqua dolce calda vaporizzata non sottoposta a disinfezione. Questi luoghi sono considerati un ambiente favorevole alla proliferazione di Pseudomonas e tutte le linee guida ne sconsigliano la frequentazione alle persone con FC.

Filippo Festini Professore Associato in Scienze Infermieristiche, Università di Firenze


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